Mafia: individuato in Svizzera “tesoretto” di don Vito

di Mena Grimaldi

 PALERMO. La Guardia di finanza ha individuato altri 12 milioni di euro in Svizzera, occultati in conti bancari,riconducibili al tesoretto di Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo, e al figlio Massimo.

Quest’ultimo, tra l’altro, già condannato per riciclaggio dei beni del padre a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni. Avviata già dal pool antimafia, coordinato dal procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, la rogatoria per il sequestro del tesoro occultato per poi procedere alla confisca.

La procura sta, peraltro, approfondendo altri episodi di presunto riciclaggio che conducono questa volta in Romania: avrebbe a che fare con l’affare milionario dei rifiuti e la gestione di una maxi discarica a Bucarest. I finanzieri stanno verificando se Massimo Ciancimino abbia riattivato i vecchi conti o se abbia scelto altri canali per utilizzare il denaro.

Ciancimino è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, detenzione illegale di esplosivi e calunnia nei confronti di Gianni De Gennaro.

“Qualunque somma si dovesse trovare in Svizzera, Romania e in qualunque altro posto che sia riconducibile a me la darò in beneficenza alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto e alle famiglie delle vittime della mafia”,dice Ciancimino jr, commentando la vicenda.

E aggiunge:“Se c’è il tentativo da parte di qualche procura o della finanza di condizionare le mie dichiarazioni ai magistrati sulla trattativa, qualcuno ha fatto male i conti. Vedo che la saga della caccia al tesoro non smette di avere spazio sulle cronache”.

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