BOLOGNA. Sulla bara una rosa rossa, una sigaretta e un cornetto portafortuna. Sotto, la corona di fiori mandata da Julio Iglesias.
Dietro, un’interpretazione dell’Ultima cena realizzata dal fotografo-artista Stefano Cantaroni. È la camera ardente per laddio a Lucio Dalla, nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, a Bologna, aperta sabato dalle 9.50. Ma già dal primo mattino tantissima gente era in coda davanti al Comune: si stima che l’afflusso sia di circa 3 mila persone all’ora, con tempi di attesa di circa un’ora e quaranta minuti. I funerali del cantautore morto per un attacco cardiaco giovedì in Svizzera, dove si trovava per alcuni concerti, sono previsti per domenica alle 14,30 nella basilica di San Petronio.
Allarrivo a Palazzo dAccursio, dalla casa del cantautore nella vicinissima via DAzeglio, il feretro è stato accolto da applausi e lacrime. La bara è arrivata a bordo del carro funebre sulle note di Felicità, scortata da pochissimi intimi, tra cui lamico vicinissimo Marco Alemanno e il factotum Tobia. Ad aspettare la salma autorità politiche e tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo.
Ai funerali di domenica non ci sarà nessuna canzone. Il rito, nella basilica di San Petronio, osserverà la liturgia tradizionale, come aveva chiesto la Cei. Lunico strappo alla regola sarà, alla fine della messa, la lettura di una sua canzone, La rondine.