Tamburrino ai dipendenti: “Nel 2012 voglio un cambio di marcia”

di Redazione

Nicola Tamburrino VILLA LITERNO. Per la fine del 2011, il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino ha salutato dipendenti comunali e Lavoratori socialmente utili nella Sala Splendore.

Un discorso natalizio, ricco di buoni sentimenti, ma anche sferzante in certi punti. Si è partiti dalla constatazione di uno stato di crisi nazionale, che si riverbera anche sui Comuni e sui cittadini: “Tutti dobbiamo fare sacrifici, a cominciare da noi amministratori che ci siamo congelati le indennità per non gravare ulteriormente sulle casse dell’Ente, ma anche voi impiegati dovete fare la vostra parte, innanzitutto facendo il vostro dovere in modo serio e rigoroso”.

Pochi giorni – ha ricordato Tamburrino – nella stessaSala Splendore erano statiospitaticentinaia di indigenti, chedovevano percepire l’assegno di assistenza: il sindaco ha ricordato questo episodio per sottolineare che, dopotutto, non ci si può lamentare: “Ci sono Enti che hanno dichiarato bancarotta, altri che hanno bloccato stipendi, tredicesime, straordinari e prebende varie. Dovete darci atto, quindi, che come amministrazione, maanche a livello personale, siamo stati estremamente disponibili nei vostri confronti. Ed anche gli Lsu, che pure vivono una situazione difficile, di costante precarietà, nel complesso possono ritenersi sosddisfatti: a settembre si parlava di annullare le integrazioni e invece, con grandissimi sforzi, questa amministrazione ha tenuto in vita questo regime per oltre 60 lavoratori, che significa oltre 60 famiglie. Massima disponibilità, quindi, da parte nostra, che però – ha ammesso il sindaco – non ho riscontrato da parte vostra…”.

E a questo punto sono cominciati i rimproveri: “Purtroppo, in questi sei mesi, ho visto tanti atteggiamenti che non mi sono piaciuti. Troppi impiegati sempre pronti e vigili quando si trattava di misurare i propri diritti, ma sempre un po’ distratti quando si trattava di fare il proprio dovere. Troppi atteggiamenti di sufficienza, di polemica, addirittura di disfattismo, non appena noi amministratori abbiamo provato a toccare determinati equilibri, a mettere bocca su alcune dinamiche. Ho assistito a discussioni infinite sulla ripartizione di fondi incentivanti, sull’inserimento in progetti, sul calcolo di ferie e straordinari. E poi però non ho visto la stessa attenzione nei confronti dei cittadini, delle emergenze del territorio, delle indicazioni dell’amministrazione. Ho visto cittadini aspettare ore e ore in attesa che arrivasse il dirigente con cui avevano appuntamento, oppure li ho visti sballotati da un ufficio all’altro senza che nessuno gli desse un’informazione precisa per risolvere il proprio problema”.

Infine, gli auguri: “Spesso tutti quanti, sia noi amministratori, sia voi impiegati, dimentichiamo che siamo al servizio dei cittadini, siamo dei loro stipendiati, e quando arriva qualcuno al Comune dobbiamo fare il possibile per risolvergli problemi e magari, se è anziano o è straniero, dobbiamo impegnarci per spiegargli come stanno le cose. Mi auguro che dal 2012, sia noi come amministrazione sia voi come impiegati, possiamo mettere in atto uncambio di marcia radicale”.

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