Castel Morrone, l’Amministrazione replica alle accuse della minoranza

di Redazione

Pietro RielloCASTEL MORRONE. S’infiamma la polemica sul trasporto scolastico ed alle accuse lanciate a mezzo stampa dal gruppo di minoranza consiliare giunge repentina la replica dell’amministrazione.

In un comunicato stampa la maggioranza commenta: “Oramai siamo giunti all’aberrazione di un gruppo politico, quello della minoranza consiliare, che vaneggia ed ha deliri di onnipotenza su ogni questione posta all’attenzione della vita politica e dei cittadini morronesi”.

“Forse questi signori – prosegue la nota – ancora non si sono resi conto che la campagna elettorale è terminata da un pezzo, che sono stati sonoramente sconfitti dalla popolazione morronese, per la loro conclamata incapacità a produrre una valida argomentazione politica degna di essere messa in discussione. Il loro obiettivo primario è stato, in campagna elettorale, ed è tuttora solo quello di attaccare la maggioranza e chi la rappresenta nell’intento di screditare le istituzioni e la persona, una artificiosa ‘macchina del fango’ messa in moto giustappunto durante la campagna elettorale e che ancora non si è fermata, anzi più tempo passa più alza il tiro”.

“Un gioco – si continua dall’Amministrazione Comunale – che a nostro avviso non porta nessun frutto se non un ulteriore muro contro muro. Oramai ci aspettiamo di tutto, anche i sit-in in ‘eskimo’ in perfetto stile anni settanta. La cosa che però ci rassicura è l’attecchimento, quasi nullo, che queste persone hanno sulla popolazione morronese, infatti oltre alla solita ‘claque’ telecomandata non vi è più nessuno che li segue”.

In ultimo, il comunicato stampa si sofferma sul consiglio comunale tenutosi venerdì 20 gennaio e si afferma “la questione pregiudiziale avanzata dal capogruppo Antonio Damiano è stata del tutto legittima, anzi per dirla come l’hanno definita loro ‘sta in cielo ed in terra’, essendo sancita dall’articolo 33 del Regolamento del Consiglio Comunale, quindi non si capisce tutto questo livore. Infatti, avendo già avviato le procedure necessarie all’espletamento del servizio l’argomento posto all’ordine del giorno non andava discusso in quanto superato. Per quanto concerne poi il gratuito attacco perpetrato ai danni del presidente del Consiglio Raffaele Papa – si chiude la nota – meglio stendere un velo pietoso sulla faccenda. A parlare su tutto sono stati i pugni sul tavolo e le urla scomposte e spropositate, lanciate all’indirizzo di tutti, da parte di un consigliere di minoranza, del quale, sinora, nessuno si era mai accorto della sua presenza”.

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