ORTA DI ATELLA. Nonostante leconomia internazionale sia segnata da una profonda crisi, Orta di Atella e gli ortesi hanno fornito una straordinaria risposta alla prima iniziativa della Raccolta Alimentare …
… promossa dalla nostra associazione restituendo, con un gesto di solidarietà e condivisione più forte della crisi, speranza a chi ha più bisogno. Ciccillo DAmbrosio, presidente dellassociazione culturale Rinascita Ortese, è estremamente soddisfatto di come si sia archiviata liniziativa a sfondo benefico ideata e attuata dal sodalizio di via Stanzione. In effetti, la raccolta è stata un clamoroso successo sotto tutti i punti di vista: volontari affabili ed entusiasti, migliaia di ortesi che ne hanno recepito il senso donando una parte della loro spesa ai meno fortunati ed un risultato che va oltre ogni più rosea aspettativa.
Avverto il dovere prosegue DAmbrosio di esprimere un sentito ringraziamento al popolo ortese per la generosità, la sensibilità e il coraggio mostrati nel donare qualcosa a chi ne ha più bisogno. Naturalmente un plauso va a tutti i soci di Rinascita e ai tanti volontari che con entusiasmo hanno collaborato alla buona riuscita del progetto.
I ragazzi dellassociazione hanno allestito cinque postazioni di raccolta in diversi punti della città: centro commerciale Fabulae di via Lanzano, supermercato Il Girasole di via San Salvatore, supermercato Premium di via Toscanini, supermercato Superpiù di via Clanio e panificio Pezzella di via Verdi. Liniziativa, oltre a coinvolgere catene di supermercati della città, è stata recepita anche da altre realtà del territorio, come ledicola Cartaweb, che ha collaborato come sponsor. Lo scopo della raccolta è stato quello di coinvolgere e sensibilizzare la città al problema della povertà attraverso un gesto di condivisione. E Orta di Atella, a dispetto dellinnegabile momento di crisi, ha fornito davvero una bella risposta. I generi di primi necessità raccolti sono stati svariati e nei prossimi giorni si partirà con la distribuzione delle donazioni ricevute alle famiglie meno abbienti del territorio.