Fornero: “Prelievo su maxipensioni”. Farmacie annunciano sciopero

di Redazione

Elsa Fornero e Mario MontiROMA. Arrivano alla Camera gli emendamenti del governo Monti alla manovra economica. Tra le novità le modifiche sulla riforma delle pensioni, sui costi della politica e le liberalizzazioni.

“Salvi” i taxisti per i quali, in base una parte del precedente testo, sarebbe venuto meno il vincolo territoriale, ovvero sarebbe stato possibile per ogni detentore di licenza lavorare anche in città diverse dalla propria. I conducenti delle auto bianche avevano subito preso posizione e organizzato mobilitazioni. Ora il governo corregge il tiro e in un emendamento precisa che “il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea” è escluso “dall’ambito di applicazione” della disciplina prevista dalla manovra in tema di liberalizzazione delle attività economiche.

FARMACISTI ANNUNCIANO MOBILITAZIONE. Sul piede di guerra, invece, i farmacisti che non hanno gradito la decisione dell’esecutivo di liberalizzare la vendita dei farmaci di fascia C distribuiti con ricetta medica anche nelle parafarmacie e nei supermercati. Da qui l’annuncio di una mobilitazione, forse già per lunedì, come annunciato dal presidente di FederFarma, Annarosa Racca, con la serrata dei punti vendita tradizionali. Sul fronte opposto, le associazioni delle parafarmacie che stanno inondando di fax Palazzo Chigi affinché non vi sia un dietrofront anche in tal senso.

L’ITER IN AULA. Il calendario è serrato: esame dei provvedimenti accantonati e dei sub-emendamenti fino alle 14, ora intorno alla quale è atteso in aula il premier Mario Monti. Poi il via libera arriverebbe alle 16 per consegnare la manovra e le modifiche all’aula di Montecitorio per mercoledì mattina, alle 10. Il via libera della Camera arriverebbe così in settimana (con probabile fiducia) per consegnare poi la manovra al Senato da lunedì prossimo per la conversione definitiva a ridosso di Natale.

PENSIONI. Sulle pensioni, al di là delle diverse ipotesi circolate, non è ancora noto quale è l’orientamento del governo: si parla di un intervento di perequazione dell’assegno al 70% per le pensioni tra 1.200 e 1.400 euro e lo stop alla rivalutazione per quello oltre i 1.400. Ma l’intervento sarebbe oneroso e sarebbe assai complicato coprire la novità con un raddoppio dell’una tantum dell’1,5% sui capitali scudati. Né si ricorrerebbe alle aste tv. Il governo starebbe così ipotizzando una copertura multipla recuperando piccole cifra da diversi interventi. Anche per questo si starebbero allungando i tempi per la presentazione della misura.

FORNERO: “PRELIEVO DEL 25% SU MAXIPENSIONI”. “Un prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200mila euro”. È la proposta avanzata dal ministro Elsa Fornero nel corso dell’audizione alla commissione Lavoro della Camera. “O la proposta la faccio, la palla passa a voi, al Parlamento. – ha chiarito il ministro del Welfare – Non si tratta di un contentino”. “In un provvedimento ispirato alla richiesta sacrifici non possono rimanere fuori le pensioni più elevate. – ha argomentato – Queste pensioni non sono il corrispettivo dei contributi versati, è sempre stata una mia personale posizione e un’esigenza che ho sempre sentito di equità dentro generazioni”. Nel governo, chiarisce Fornero, c’è la volontà di “attenuare gli aspetti più severi” delle misure varate: “Queste sono le ore in cui spero che chiuderemo non con la soddisfazione di tutti, che non è possibile, ma spero con maggiore fiducia sul futuro”, è l’auspicio del ministro.

PAGAMENTI CASH. Intanto, alcune modifiche, molte di natura fiscale, passano il vaglio: un emendamento della Lega porta a 1000 euro il limite per il pagamento cash, risolvendo così il problema dei pensionati che sarebbero stati costretti a dotarsi di carta elettronica. E sempre sui pagamenti un altro emendamento, sempre del Carroccio, porta ad un massimo dell’1,5% la commissione che le banche possono chiedere ai commercianti in caso di pagamento elettronico. Si modifica la norma sul massimo scoperto e si affida direttamente al proprietario (e non ad Equitalia) la vendita degli immobili su cui grava un’ipoteca. L’incasso va ad Equitalia che storna la parte maggiore rispetto al debito allo stesso proprietario.

AIUTI AD AZIENDE IN CRISI. Aiuti arrivano anche per le aziende in crisi di liquidità che potranno contare su un’ulteriore proroga di 72 mesi per i pagamenti a Equitalia.

QUOZIENTE FAMILIARE. Infine, non passa la dicitura “quoziente familiare” nella definizione della nuova Isee previsto nella manovra, ma l’indicatore terrà comunque conto dei figli, specie dal terzo in poi e delle persone disabili presenti in famiglia.

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