Ed è già sciopero contro il “capitalista” Monti

di Redazione

 ROMA. Si è appena insediato e già subisce proteste il governo Monti. Giovedì, a Roma, i sindacati Cobas-Cub e gli studenti universitari sfileranno contro “le politiche liberiste e capitaliste” del nuovo esecutivo tecnico, che in mattinata si è presentato al Senato per chiedere la fiducia.

A rischio bus, metro, e ferrovie urbane. I disagi maggiori dalle 8.30 a mezzogiorno . Da un lato gli studenti che annunciano dalle 9,30 un corteo da piazzale Aldo Moro fino al Senato, dall’altro i Cobas che sfileranno, con l’ok della Questura da Piazza della Repubblica a Piazza Santi Apostoli. Come contorno una serie di scioperi incrociati che mettono a rischio bus, tram e metro. Nel pomeriggio, quando Monti è atteso al Senato, un gruppo di manifestanti di circa 200-300 persone proseguirà fino a Palazzo Madama per dare vita a un sit-in.

Ma le manifestazioni rivolte al neo esecutivo varcano i confini cittadini. Oltre 60 le città in cui gli studenti riuniti nella Rete della Conoscenza si mobiliteranno per il diritto alla studio e al “libero accesso ai saperi”. L’obiettivo comune è mandare un messaggio chiaro al nuovo ministro all’Istruzione Francesco Profumo: “Non abbassiamo la guardia. Chiediamo di investire sull’istruzione, chiudere definitivamente l’era dei tagli indiscriminati e trasversali che hanno distrutto le scuole e le università in questi anni; rimettere al centro il ruolo dei saperi”.

Si annuncia, dunque,una giornata nera per la mobilità capitolina e caos in tutto il centro storico. I Cobas, insieme alla Cub scioperano per l’intera giornata con manifestazioni in 24 piazze italiane. Nella Capitale il fronte del no “a ministri, esponenti di gruppi finanziari, del Vaticano e del capitalismo di Stato” si sovrappone all’opposizione su strada “agli intollerabili divieti di Alemanno”. Sul fronte dei trasporti pubblici, per tutta la giornata saranno a rischio gli spostamenti. Previsti anche, dalle 12 alle 16, ritardi nel traffico aereo interno e iniziative in 24 città, da Milano a Torino, da Napoli a Palermo. A Milano sono a rischio le linee di superficie fino alle 15, dalle 18 a fine servizio anche il metrò.

“Abbiamo salutato con soddisfazione la caduta del governo Berlusconi. Ma il governo Monti minaccia di essere altrettanto micidiale per i salariati, i pensionati, i giovani, i ceti popolari e, dopo l`approvazione della quarta manovraccia, ne annuncia una quinta per fine anno, avendo il sostegno anche di quel centrosinistra che non voleva sostituire Berlusconi per impedirne le politiche antisociali, ma casomai per intensificarle”, sostengono i Cobas.

Insieme ai sindacati ci saranno gli studenti universitari,per la giornatainternazionale del diritto allo studio. Per il collettivo Atenei in Rivolta con Monti al governo “l`unico scenario che possiamo immaginare è quello di una vera e propria macelleria sociale fatta sulla pelle e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, che siano dipendenti pubblici, a tempo indeterminato, precari, studenti. Domani vogliamo praticare una rottura reale con le politiche di palazzo e di alternanza governativa, in tutta Italia: un momento in cui riprendersi in mano la capacità di decidere sul nostro futuro e sulle nostre vite, ripudiando commissariamenti e fiduce da noi mai concesse”, conclude il collettivo romano.

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