Titoli Stato in salita: la lettera di Berlusconi alla Ue non rassicura i mercati

di Redazione

 ROMA.La lettera di intenti del premier Sivio Berlusconi alla Ue non rassicura i mercati e i tassi sui titoli di Stato italiani continuano a salire.

Il rendimento del Btp decennale con scadenza marzo 2022 andato in asta è schizzato al 6,06%, 20 centesimi in più rispetto all’asta precedente e massimo dall’introduzione dell’euroLa domanda è stata pari a 3,793 miliardi, contro i tre miliardi massimi offerti dal Tesoro.

Tassi in aumento anche per i Btp triennali con scadenza luglio 2014, assegnati al 4,93% (+0,24 centesimi, ai massimi dal 2000), con una domanda pari a 4,177 miliardi contro i 3,25 miliardi massimi offerti. Assegnata anche la tredicesima tranche del CcTeu scadenza 15/10/2017: l’importo pari a 1 miliardo ha spuntato un rendimento pari al 5,59%.

Il premio di rendimento del Btp decennale torna a 375 punti base dopo l’esito dell’asta di titoli svolta oggi dal tesoro dopo essersi avvicinato a 360 stamani. Il Btp decennale di riferimento rende il 5,95%. Il differenziale prima era in calo a 362 centesimi, frutto soprattutto del rialzo dei tassi sul bund. Lo spread resta elevato, invece, rispetto alla Spagna, sopra i 53 centesimi.

Quanto ai premi di rendimento degli altri Paesi rispetto al bund tedesco, la Grecia supera i 2.110 punti base, il Portogallo i 979, la Spagna i 308, mentre la Francia stringe decisamente a 91 punti circa. In calo generalizzato, infine, il rischio-default misurato dai contratti credit-default swap: l’Italia segna -18 punti a 387, la Spagna -23 a 300.

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