Calderoli annuncia “tassa anti-evasione”

di Redazione

Roberto CalderoliROMA.La manovra bis “va migliorata” per rafforzarne la credibilità internazionale, perché i rischi per l’Italia sui mercati finanziari sono ancora alti.

Lo ha affermato durante un’audizione al Senato il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, secondo cui “lo spread sui titoli italiani rimane ancora elevato, attorno ai 290 punti base. Questo è un segnale che i rischi per il nostro paese rimangono ancora elevati”.

Intanto, un emendamento alla manovra che, se accolto, costringerebbe tutti i ministeri e gli enti statali a presentare alla presidenza del Consiglio una razionalizzazione ed una ristrutturazione delle piante organiche che porti, a regime, ad una riduzione del 25%, secondo fonti della maggioranza, è stato presentato da Guido Crosetto e da altri ‘frondisti’ del Pdl ieri sera nel corso dell’incontro con il segretario del partito Angelino Alfano.

Mentre continuano le tensioni nella maggioranza, da Confindustria arriva l’invito a muoversi in fretta: “Occorre agire rapidamente, ha detto Galli, per ristabilire la fiducia dei mercati nell’Italia. La manovra va migliorata per renderla più credibile e per rafforzare le misure a sostegno della crescita”. Negativo il giudizio sulla robin tax sul settore energetico, che “rischia di incrementare ulteriormente i costi dell’energia che già pesano enormemente sulla competitività delle imprese italiane”. Per questo “Confindustria ritiene che questa tassa vada eliminata, ed è anche fermamente contraria all’ipotesi che essa venga estesa ad altri settori economici”.Per Galli l’eliminazione della tassa che definisce “stortura”, può essere realizzata attraverso l’aumento dell’Iva di un punto percentuale. Infatti, spiega, “a nostro avviso è necessario anticipare la clausola di salvaguardia, prevedendo un contenuto incremento dell’aliquota Iva ordinaria, dal 20% al 21%”. Un simile aumento, precisa Galli, “determinerebbe un gettito aggiuntivo di circa 3,7 miliardi di euro”.

Confindustria boccia anche il contributo di solidarietà: “E’ profondamente ingiusto perché incide solo su coloro che dichiarano tutti i propri redditi e già contribuiscono sostanzialmente al benessere del paese, e non su chi è davvero più ricco”, dice Galli. Meglio allora la patrimoniale: “Riteniamo che al riguardo possa essere meno iniqua un’imposta ordinaria progressiva sui grandi patrimoni immobiliari”. Oltrettutto, dice ancora il direttore di Confindustria, “il contributo di solidarietà è un intervento non strutturale”.

Un ritocco alle pensioni è “ineludibile”, secondo Galli, in direzione del “superamento delle pensioni di anzianità e all’elevazione dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato a partire dal 2012”. Intervenendo complessivamente su Iva, la lotta all’evasione e spesa pensionistica si avrebbero “effetti molto rilevanti per la finanza pubblica con risparmi a regime superiori ai 15 miliardi di euro”. Sono misure, sottolinea via dell’Astronomia, che consentirebbero anche “di incentivare l’occupazione e lo sviluppo riducendo gradualmente il cuneo contributivo e fiscale su lavoratori e imprese”.

Continua acceso il dibattito sulla manovra, che, nelle parole del segretario del Pdl Alfano “non è il Vangelo ma si può cambiare, rispettado i saldi”: Roberto Calderoli mette il punto sul capitolo pensioni, dicendo che non ci sono più margini di trattativa fra Pdl e Lega. “Il punto di compromesso sull’età pensionabile, frutto di una mediazione lunga e laboriosa tra Lega e Pdl, è contenuto nella manovra bis”, ha dichiarato il ministro per la Semplificazione, che partecipa oggi al Meeting di Comunione e Liberazione. Interpellato da Sussidiario.net sulla possibilità di un avvicinamento delle posizioni, è stato netto: “Direi proprio di no”.

Un’apertura potrebbe esserci però sulle pensioni “di chi non ha mai lavorato”. Non si toccano le pensioni di chi ha lavorato, chiarisce il ministro per la semplificazione, che aggiunge: “bisogna andare a interessarci di chi non ha mai lavorato e qui, forse, sarebbe il caso di andare a rivederle”. Nel mirino del dirigente leghista ci sono le “pensioni di reversibilità, eccessivamente alte, chi prende ‘accompagnamenti’ che oggi vengono dati indistintamente a tutti senza limiti legati al proprio reddito’.

Sul fronte dei tagli agli enti locali, Calderoli ha promesso una riduzione. E sull’abolizione delle province precisa: “Che si risparmino 10 mld di euro abolendo tutte le province è una castroneria”. Non usa mezzi termini il ministro della Semplificazione legislativa Roberto Calderoli, intervenendo al Meeting di Rimini al dibattito sul federalismo fiscale. “Comuni e province hanno già dato tanto, troppo. Forse, un pò di ‘ciccia’ si può trovare ancora nelle regioni”. Il ministro ha annunciato anche una tassa sull’evasione, una sorta di “patrimoniale anti evasori”. “Non sono d’accordo sulla patrimoniale perché quelle persone sul patrimonio hanno già pagato le tasse, ma dico sì a una patrimoniale con detrazione per le tasse pagate prima che non colpisca chi ha già pagato le tasse”, ha spiegato Calderoli.

A Calderoli risponde con un duro affondo il frondista del Pdl Guido Crosetto. “Dopo aver sentito e letto oggi le dichiarazioni di Calderoli sia sulle proposte del Pdl, sia sulle nuove idee, ritengo opportuno lasciare totalmente il campo libero per consentire di lavorare a ‘chi sa’ ed ha ben chiaro in testa il percorso con cui il nostro Paese potrà superare la crisi”. Poi, ha aggiunto Crosetto, “tra dodici o diciotto mesi, quando con un pil ridotto di tre o cinque punti, vedrò le stesse persone che oggi rifiutano ogni dialogo dire che è necessaria un’altra manovra correttiva da 20, 30 o 40 miliardi, chiederò personalmente conto a lui e Tremonti”.

Uno degli emendamenti presentati dai frondisti del Pdl, guidati da Crosetto, al segretario Alfano prevede che tutti i ministeri, entro due mesi, debbano presentare alla Presidenza del Consiglio un piano per rivedere e riaccorpare le strutture, in modo da ridurle – una volta arrivati a regime, entro alcuni anni – del 25%. I frondisti, inoltre, hanno anche previsto che si calcoli la media nazionale – per abitante – dei dipendenti delle amministrazioni locali (Comuni, Province e Regioni): tutte le amministrazioni devono adeguarsi a questo dato, riducendo tutta la quota in eccesso e premiando le amministrazioni virtuose.

Cambiamenti significativi alla manovra chiede Gianni Alemanno, perché la manovra così com’è “uccide il federalismo fiscale ed istituzionale”. Il governo, ha detto il sindaco di Roma a margine di un incontro al meeting di Cl di Rimini, “deve fare una grande modifica, scelte diverse per tutelare gli enti locali, le famiglie e le imprese. Grandi scelte: solo così si fa rigore ma anche sviluppo”. A nome dei sindaci italiani, il primo cittadino della capitale ha aggiunto: “vogliamo cambiamenti sostanziali in queste settimane. Si può fare una grande e profonda modifica, a saldi invariati” ma occorre “ascoltare la gente e non chiudersi nel palazzo”. Un comportamento che deve avere anche l’opposizione: “il centrosinistra – ha spiegato – esca da polemica ideologica. I punti di Bersani non mi dicono quasi nulla. Il centrosinistra faccia proposte concrete che non riguardano solo il governo”.

“Popolo e Territorio” e “Coesione Nazionale-Io Sud-Forza del Sud” presenteranno un pacchetto di emendamenti alla manovra finanziaria, che verteranno in particolare sulle pensioni e sull’aumento dell’Iva. Lo afferma Silvano Moffa, capogruppo di ‘Popolo e Territorio’. Gli emendamenti, precisa Moffa, pur tenendo invariati i saldi potrebbero “attenuare l’impatto del provvedimento” sugli “enti locali” e su alcuni aspetti della manovra come “il differimento del pagamento delle tredicesime dei lavoratori dipendenti” che potrebbe essere “sostituita da una diversa misura che incide sulla retribuzione di risultato dei dirigenti”. Ma è soprattutto sulle pensioni che Popolo e Territorio punta: “Insistiamo affinché si riducano notevolmente i tempi per l’adeguamento dell’età pensionabile per le donne nel settore privato e si rivedano nel contempo anche i requisiti per l’accesso alla pensione di anzianità”. Moffa propone in particolare di riprendere e aggiornare il “cosiddetto scalone Maroni”.

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