CASERTA. Nella notte tra il 6 e il 7 giugno è stato inferto un brutto colpo aiPuma, “felini” di una musica che da poco era tornata a farsi sentire in quel di Caserta.
In un capannone di una villa a SantAngelo in Formis, infatti, è stata rubata la strumentazione del gruppo musicale, che si era ricostituito nel novembre del 2008, dopo ben 40 anni dalla loro ultima serata. Con entusiasmo e passione avevano rispolverato chitarre, tastiere e bassi; una batteria che tornava a pulsare; voci che tornavano a cantare la loro.
Amici, parenti e vecchi fan si ritrovavano al ritmo di Ti ricordi quando ? e Non sei cambiato per niente! sulle note di vecchi ricordi. Passione non fine a se stessa. Accompagnata, infatti, da una bravura che nel Febbraio 2011 aveva catturato lattenzione di un noto programma della Rai (I Fatti Vostri), dando alle Pantere Argentate (così il gruppo era stato ribattezzato dal conduttore Giancarlo Magalli) loccasione di esibirsi anche in televisione.
Danno materiale, certo. Alcuni di quegli strumenti erano nuovi e di non poco valore. Ma cosa dire del danno morale? Persone legate da un unico sentimento musicale avevano rimesso insieme pezzi di un sogno, alimentando entusiasmo ed energia. Quante band vediamo sciogliersi ogni giorno. Per stanchezza o nuovi progetti.
I Puma volevano restare insieme. Avevano ancora tanta voglia di farsi sentire. Gli è stata rubata la possibilità. Va da sé che amarezza e delusione sono dietro langolo. Viviamo in un mondo in cui, oramai, è diventato difficile anche proteggere un sogno.
di Roberta Magliocca