Scrutatori, Abategiovanni denuncia il sindaco e la commissione elettorale

di Redazione

Augusto Abategiovanni LUSCIANO. Il consigliere di opposizione Augusto Abategiovanni ha denunciato al Ministero degli Interni, al Prefetto di Caserta ed alla Procura della Repubblica il sindaco Fattore e la commissione elettorale per abusi in atto d’ufficio ed atti illegittimi.

“Benché lo scorso 19 maggio– spiega Abategiovanni – a margine di una riunione dei capigruppo avevo fatto presente che la commissione elettorale non si poteva riunire, perché incompleta, e quindi si doveva procedere subito alla nomina mancante, la maggioranza voleva sostituire nella nomina, sic et simpliciter la Cerrato, probabilmente con una ‘ordinanza del sindaco ad intuitum’, ma visto che correvano tutti il rischio di trovarsi a Santa Maria Capua Vetere a giocare a scopone, hanno optato in modo diverso. Hanno promosso un supplente al rango di titolare. Cosa, questa, inammissibile in quanto il supplente deve supplire un titolare impedito temporaneamente ma non può egli diventare titolare in quanto non nominato tale dal Consiglio Comunale. Per cui, non essendo la Commissione perfetta in quanto monca di un soggetto fondante, non si poteva riunire. Tutto ciò è stato ben rappresentato dal sottoscritto, oltre che verbalmente anche mediante una missiva (prot. 6566 del 20.05.2011) indirizzata sia al sindaco che al presidente del Consiglio ed a tutti i consiglieri. Ma tutti hanno fatto orecchi da mercante, salvo poi dire in giro che non sapevano, che non erano stati avvisati, che la minoranza svolge un ruolo di ostruzionismo e sciocchezze varie. E questo è l’illecito amministrativo cui dovranno rispondere presso gli organi preposti”.

“Ma c’è ancor di più. – aggiunge Abategiovanni – La norma per nominare gli scrutatori, sebbene indica che lo scrutatore viene nominato ad un Albo comunale, non vieta il sorteggio. Cosa, questa, che avrebbe garantito tutti i cittadini di Lusciano che aspiravano a tale incarico. Invece tale commissione, presente il sindaco, a porte chiuse (e non in pubblica adunanza come dice la norma) nominavano gli scrutatori mediante i ‘pizzini di triste memoria’ che avevano in tasca i convenuti e poi magari si controllava se erano iscritti nell’Albo. Tutto ciò in barba a quel manifesto pubblico affisso dall’amministrazione in cui si affermava di voler essere ‘….oltre il personalismo ….oltre il qualunquismo, ….oltre l’opportunismo, nell’interesse di tutti i cittadini’. Naturalmente la risposta del sindaco già la conosciamo: egli è onesto, permette la partecipazione di tutti, la trasparenza e la legalità e tutto quello che viene dalla minoranza è solo ostinato ostruzionismo di soggetti che non si rassegnano alla perdita delle elezioni. Morale: a chi legge le dovute considerazioni”.

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