Avetrana, avviso di garanzia per Cosima. Il legale: “Un atto dovuto”

di Emma Zampella

Cosima SerranoTARANTO. Anche Cosima Serrano è entrata nel registro degli indagati in seguito alla notifica di un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Taranto con l’accusa di “concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione del cadavere” della nipote, Sarah Scazzi.

La tredicenne scomparsa da Avetrana lo scorso 26 agosto fu trovata poi dopo circa un mese in un pozzo: per il suo omicidio furono imputati lo zio Michele Misseri, marito di Cosima, e la cugina Sabrina, figlia dei due coniugi. L’avvocato di Cosima, Franco De Jaco, però, sembra voglia evitare allarmismi in riferimento alle accuse rivolte alla sua assistita, definendo la decisione della Procura, un atto dovuto in riferimento alle perizie genetiche in programma il 25 maggio”. Il legale ha poi sottolineato che “sono stati prelevati campioni di dna dal compressonre, dal telefonino e da algri oggetti. Ci sarà una verifica tra quello ritrovato e quello di alcune persone, tra cui la signora Serrano. Cosima, dunque, ha la necessità di essere presente all’accertamento che avverrà dai Ris Roma il 25 maggio. Questo non è atto di incolpazione ma è un atto per consentire alla signora di conoscere il procedimento e seguirlo con un suo legale”. De Jaco ha aggiunto: “Se fosse stata ritenuta responsabile dei reati contestati anche a Sabrina e agli altri parenti sarebbe già stata fermata”. Poi ha concluso spiegando che “il 25 non saremo nemmeno presenti perché siamo assolutamente tranquilli”.

Quelle previste per il 25 maggio sono consulenze genetiche chieste ai Ris dalla procura di Taranto, e serviranno per esaminare e comparare i dna di Michele e Sabrina Misseri, che si trovano in carcere dallo scorso autunno per l’uccisione di Sarah. Verranno analizzati anche i dna di Cosima, del fratello di Michele, Carmine Misseri, di suo nipote Cosimo Cosma e di Ivano Russo, amico di Sabrina e di Sarah. Il ragazzo come ha fatto sapere il suo legale, Enzo Tarantino, ha ricevuto un invito a nominare propri consulenti in relazione alle operazioni di comparazione. “Non è indagato”, sottolinea però il difensore.

Carmine Misseri e Cosimo Cosma sono già indagati per concorso in soppressione di cadavere e per questo vennero arrestati nel febbraio scorso e scarcerati dopo circa un mese per disposizione del tribunale del riesame.

L’avviso di garanzia per Cosima arriva in un momento in cui qualcosa sembrava andare per il verso giusto per la sua famiglia: solo domenica scorsa infatti la donna, alle telecamere di Domenica cinque, aveva detto di essere contenta della decisione emessa dalla Cassazione lo scorso 17 maggio. Decisione che aveva decretato Michele Misseri inattendibile viste le sue continue contraddizioni. La scorsa settimana la prima sezione penale della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dei difensori di Sabrina contro l’ordinanza della custodia cautelare dello scorso 12 novembre 2010 che confermava la detenzione in carcere. La Cassazione, allo stesso tempo, ha annullato con rinvio, per nuovo esame dal parte del Tribunale di Taranto, l’ordinanza che era stata emessa dal Riesame il 18 gennaio scorso.

Saranno i giudici di Taranto a valutare nuovamente la questione e a decidere se alla Misseri potranno essere concessi i domiciliari. Sabrina Misseri è detenuta nel penitenziario di Taranto dal 15 ottobre scorso. Per il delitto di Sarah è in carcere, dal 7 ottobre scorso, anche il padre di Sabrina, Michele, che ha accusato la figlia di aver commesso materialmente l`omicidio, chiamandola in correità dopo la prima confessione in cui inizialmente si era assunto tutte le responsabilità del delitto.

L’inchiesta della procura sull’omicidio, intanto, prosegue e potrebbe presto far registrare ulteriori sviluppi, sulla base degli accertamenti tecnici eseguiti dai carabinieri dei reparti speciali. A questa decisione, Cosima aveva così commentato: “Sabrina non ha fatto niente e non è giusto che stia dove sta, mentre Michele, se ha fatto quello che ha fatto, è giusto che stia dove sta”. Gli inquirenti hanno sempre avuto dubbi sull’estraneità ai fatti di Cosima, in casa il giorno dell’omicidio della piccola Sarah. Solo adesso però è stato ipotizzato che la moglie di Michele Misseri possa aver partecipato ad ogni fase dell’uccisione della tredicenne. Non a caso, qualche giorno dopo l’incarcerazione del marito e della figlia, Cosima aveva detto: Ho le valigie pronte. Vedrete che ora verranno a prendere anche me”.

A “Domenica cinque” si è soffermata sul giorno della scomparsa della povera Sarah e volendo sottolineare l’estraneità dai fatti di sua figlia Sabrina aveva detto: “Io, quel giorno quando sono arrivata a casa, se non fossi stata a casa avrei avuto anche io dei dubbi, non so, ma siccome io l’ho vista a letto – ha detto a proposito della figlia Sabrina -, io ho sentito il messaggio, io l’ho sentita quando è uscita sbattere la porta – spiega – Possono dire quello che vogliono. Quello era e quello è”.

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