VILLA LITERNO. Sono particolarmente indignato per le espressioni usate nella nota proveniente dalla lista Amici di Villa Liternoa proposito dei manifesti raffiguranti leffige di Nicola Tamburrino, candidato sindaco della lista Progetto Villa Literno.
E non nascondo la mia preoccupazione per il modo poco ortodosso di condurre la campagna politica oramai avvelenata dai continui attacchi personali, provenienti, a destra e a manca, da parte dei politici delle liste avverse.Sarei curioso di sapere, però, chi è lestensore intellettuale dellarticolo al quale rivolgo linvito a firmare i suoi scritti che appalesano comunque le serie difficoltà della lista Amici Villa Literno nel farsi accettare dai cittadini che, già illusi una volta, non vorrebbero ripetere lerrore di affidare lente comunale a colui che, per interposta persona, vorrebbe continuare a spingere il territorio alla deriva. Non nascondo, inoltre, la profonda amarezza per il modo arcaico di esprimersi da parte di chi ostenta presunzione e conoscenze e grande capacità per aver occupato cariche elettive di partito, che, si badi, non sono affatto cariche pubbliche – non mi risulta che sia stato eletto dal popolo – e la nomina di assessore esterno alla provincia capeggiata da De Franciscis, peraltro irrisorio come durata, è stato solo frutto di compromessi tra i partiti presenti in maggioranza di cui conosciamo anche la triste fine.
Questo atteggiamento non scalfirà nemmeno un poco lindole corretta del candidato sindaco Tamburino e dei suoi alleati, che, persona seria ed umile, non risponderà alle provocazioni ma continuerà, dignitosamente e con abnegazione, a condurre la propria battaglia politica per il bene della cittadina di cui diverrà senza dubbio il sindaco.
I cittadini sapranno valutare anche questo modo di fare politica, iniziata nellassoluto rispetto degli avversari che non offenderà allorquando Tamburrino farà i suoi interventi pubblici, anche se qualche volta ha dovuto esternare la disapprovazione alle parole insensate riferite dal suo avversari – allorquando disse che gli faceva pena, da intendersi, però, nel senso buono del termine, ossia tenerezza, dovuta in parte alla pochezza dei contenuti e dal miserevole modo di condurre la campagna elettorale fondata sugli apprezzamenti estetici dei suoi avversari e alle fantomatiche promesse. Farebbe bene a farsi un esame di coscienza e rendersi conto che, usando una espressione già sentita, ma che calza a pennello, lui è il ventriloquo dellex sindaco Fabozzi, essendo questi il vero candidato sindaco!
Nicola Tamburrino, viceversa, è stato scelto come candidato sindaco non per intercessione del politico potente di turno, ma attraverso un ponderato e serio ragionamento proveniente dalle diverse istanze della società presenti sul territorio che, con forza, hanno deciso di coalizzarsi per interrompere quel circuito di malessere sempre più avvertito dai cittadini. Allora, fanno tenerezza, per non dire commiserazione, gli annunci provenienti da Ucciero allorquando parla di partecipazione popolare: questo argomento è parte integrante del programma di Nicola Tamburino che , già a partire dal mese di gennaio scorso, ha inteso creare i suoi punti di ascolto sullintero territorio di Villa Literno- la riprova sono i video presenti su Youtube. Fa tenerezza, per non dire commiserazione, la premura degli Amici di Villa Literno a far sapere che adotteranno i provvedimenti amministrativi nella totale trasparenza: a prescindere che la trasparenza è una condizione necessaria oltre che fondamentale nella gestione della cosa pubblica.
Quindi di cosa state parlando? E fa tenerezza, per non dire commiserazione, sentir dire dallUcciero quando, per nulla a conoscenza delle reali esigenze della collettività, perché mai stato partecipe alla vita politica, essendo stato sempre impegnato nelle disquisizioni filosofiche presso le corti comuniste, nel mentre alcuni candidati della lista Progetto Villa Literno venivano presi a manganellate per evitare che riaprisse la discarica di Lo Uttaro, oppure quando, a seguito del decreto di scioglimento dellamministrazione comunale , i medesimi candidati della lista Progetto Villa Literno, difendevano a spada tratta lamministrazione comunale: dove stava lamico Nicola Ucciero? E fa tenerezza, per non dire commiserazione, latteggiamento di Ucciero-Fabozzi allorquando si preoccupa degli interessi dei cittadini liternesi, siano essi coltivatori, professionisti, artigiani, imprenditori, pensionati, che mai sono stati attenzionati dallonorevole per ben dieci anni di consiliatura.
E fa tenerezza , per non dire commiserazione , luso dellaggettivo ebete , di cui conosciamo il significato, rivolto alla effige del candidato-sindaco Tamburrino e ai suoi alleati, che, sebbene irrilevante politicamente, indica superficialità oltre che disprezzo: se questo è il vostro modus operandi, allora vi dico che i cittadini vi hanno già collocati nei banchi dellopposizione.
Avvocato Angelo Bocchino