Sarah, scarcerati fratello e nipote di Misseri

di Redazione

Michele MisseriTARANTO.Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri, tornano in libertà.

Il Tribunale del Riesame di Taranto ha accolto i ricorsi dei loro legali contro l’ordinanza di custodia cautelare a termine, per 30 giorni, emessa dal gip del tribunale Martino Rosati il 23 febbraio scorso. Restano indagati per concorso in soppressione di cadavere. Il collegio (presidente De Michele, relatore De Tomasi, a latere Incalza) ha depositato il dispositivo dell’ordinanza dopo circa sette ore di camera di consiglio.

Nei prossimi giorni i giudici renderanno note le motivazioni del provvedimento. La custodia cautelare nei confronti dei due indagati sarebbe scaduta il 23 marzo prossimo. Secondo l’accusa, Carmine Misseri e Cosimo Cosma, il 26 agosto 2010, avrebbero aiutato Michele Misseri a nascondere il corpo di Sarah Scazzi nel pozzo-cisterna in contrada Mosca, nelle campagne tra Avetrana e Nardo (Lecce).

“Siamo contenti non solo per i nostri clienti ma anche per la giustizia, che ha saputo valutare con serenità le argomentazioni difensive”. È il commento dell’avvocato Raffaele Missere, difensore di Cosimo Cosma, alla decisione del Tribunale del Riesame. “Ciò non toglie – ha aggiunto Missere – che va dovuto sempre il massimo rispetto per il lavoro dei magistrati inquirenti, finalizzato ad accertare la verità e a fare giustizia”. Per l’avvocato Lorenzo Bullo, difensore di Carmine Misseri, la decisione del Riesame “è un passo importante e un segnale di stop alla Procura. Bisognerà leggere attentamente le motivazioni dei giudici – ha concluso – per capire se la scarcerazione è stata decisa perchè sono cessate le esigenze cautelari o perché non sussistono i gravi indizi di colpevolezza”.

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