NAPOLI. Dieci nuove ordinanze di custodia cautelare, che confermano gli arresti già eseguiti il 22 febbraio, nell’operazione “Vulcano” condotta dai carabinieri del Ros e della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Bologna …
…che ipotizza una estorsione aggravata dal metodo mafioso, compiuta da appartenenti a tre diversi clan campani (quello dei Vallefuoco, quello dei Mariniello e i Casalesi -fazione Schiavone) che si erano saldati in Emilia Romagna, per compiere estorsioni tra Rimini, Riccione e San Marino, e fare prestiti a tassi usurari ai danni di imprenditori locali.
Nelle prime ore di giovedì, nei comuni di Acerra e Brusciano (Napoli), nonché nelle case circondariali di Napoli ”Secondigliano”, Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Rimini e Arezzo, i militari del Ros, insieme ai colleghi del comando provinciale di Rimini e del gruppo carabinieri di Castello di Cisterna, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Bologna, su richiesta della Dda, a carico di: Giuseppe Mariniello, 46 anni, detto “Zio Peppe”, nato e residente ad Acerra, fratello di Gennaro, capo dell’omonimo clan camorristico di Acerra, assassinato in un agguato nel 2000; Gennaro Esposito, 28 anni, residente a Brusciano; Giovanni Formicola, 60, residente ad Acerra; Ernesto Luciano, 49, di Acerra; Luigi Luciano, 39, residente a Rimini, detenuto; Pasquale Maisto, 37, residente a Villa Literno (Caserta), detenuto; Bruno Platone, 45, di Cattolica (Rimini), detenuto; Sergio Romano, 46, di Napoli, detenuto; Francesco Vallefuoco, detto Franco, 44, domiciliato a Rimini, detenuto; Massimo Venosa, residente a Montevarchi (Arezzo), detenuto.
Mariniello, Esposito, Formicola ed Ernesto Luciano, che erano stati rimessi in libertà dal tribunale del riesame di Napoli tra il 7 ed il 15 marzo, sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni e riportati in carcere.