Recale, 30 ore ininterrotte per il Consiglio comunale

di Redazione

Americo PorfidiaRECALE. “E’ stato un vero e proprio tour de force che si è concluso nel modo più consono alla maggioranza di Americo Porfidia: il caos”.

Così il Pdl, in una nota, esordisce descrivendo l’andamento dell’ultima seduta del Consiglio comunale. “I consiglieri porfidiani – affermano i berlusconiani – hanno inteso procedere con un consiglio comunale ad oltranza pur d’indurre la minoranza alla resa incondizionata. Dopo 30 ore di discussione continua ed una notte passata ad esporre le ragioni dei cittadini, la minoranza ha invece dimostrato di avere cervello e muscoli per affrontare anche queste situazioni, pur di difendere i cittadini da quel Puc che hanno più volte definito come un piano d’interesse di pochi. La maggioranza, infatti, sperava che la lunga discussione avrebbe indotto la minoranza ad issare bandiera bianca. Hanno proibito alla minoranza la pausa pranzo e la pausa cena di venerdì, hanno respinto la richiesta della pausa per una colazione sabato mattina, salvo poi concedere ai consiglieri di maggioranza una turnazione per andare a mangiare e dormire. Insomma, la maggioranza ha puntato sulla supremazia numerica per trattare la minoranza come delle bestie da sfiancare, ma il consiglio si è concluso con una netta vittoria spirituale e caratteriale dell’opposizione”.

“I consiglieri di minoranza, – aggiunge il Pdl – guidati negli aspetti tecnici da un’instancabile Filiberto Gianoglio, hanno affrontato in maniera esaustiva oltre 35 osservazioni, mostrando più volte la loro disponibilità al dialogo su certi punti nevralgici senza mai ricevere nemmeno un cenno d’adesione. Si è giunti quindi, dopo svariati tentativi di riportare la maggioranza alla ragione, al muro contro moro sino a quando, alle 12 di sabato, il sindaco Porfidia, facente funzione di presidente del Consiglio, ha aperto le porte del Consiglio al caos. Porfidia ha iniziato la discussione sull’osservazione numero 38 presentata dal nostro partito, che ha poi determinato la sospensione dei lavori. Sono seguite le ultime e concitatissime tre ore di discussione sulle modalità di prosecuzione senza mai scendere nel merito dell’osservazione dei berlusconiani. Americo Porfidia, consapevole che l’osservazione numero 38, basata su cinque proposte in un’unica osservazione, avrebbe messo in seria difficoltà la maggioranza, in quanto si sarebbe trovata con cinque consiglieri incompatibili e quindi senza numero legale, ha iniziato la sua scalata sugli specchi determinando poi una rovinosa caduta. Quando il sindaco ha proposto di scindere l’unica osservazione in cinque, in modo da avere il numero legale, applicando la turnazione dei consiglieri compatibili, la minoranza ha gridato allo scandalo accusandolo di condotta illegale”.

“Su tutte le precedenti osservazioni – continua l’opposizione nella sua disamina – la votazione è stata singola ,anche quando i punti di discussione e le proposte erano diverse; sull’osservazione del Pdl non si poteva applicare una procedura diversa, andando a frazionare la votazione, per favorire la maggioranza ed i consiglieri incompatibili. Il sindaco, per avvalorare la sua tesi, ha detto d’interpretare la volontà dei ricorrenti in questo modo e quindi voleva proseguire per la sua strada; il primo cittadino dimenticava che i firmatari di quell’osservazione sono i consiglieri Orballo e Marcello che hanno rapidamente fugato ogni dubbio ,affermando di non aver bisogno dell’interpretazione della loro volontà da parte del sindaco in quanto, da firmatari, ribadivano che l’osservazione era singola anche se prevedeva cinque proposte. Insomma l’osservazione presentata da un partito è di ordine generale e non particolare. Un partito non può certo presentare un’unica soluzione perchè non deve tutelare gli interessi di un singolo cittadino ma, guardando al benessere della cittadinanza, i berlusconiani hanno ritenuto opportuno esporsi su cinque grosse tematiche che questa proposta di Puc tratta in maniera insoddisfacente e controproducente per i cittadini”.

“Il sindaco non sapendo più a quale santo votarsi pur di non cadere sotto l’attacco della minoranza, – continua il Pdl – ha proposto di trattare quest’osservazione come politica, destinata ad una votazione diversa e quindi frazionata. La minoranza ha fatto notare che sull’osservazione numero 28, presentata dagli esponenti politici Vestini e Squeglia, e respinta qualche ora prima dalla maggioranza, non avevano attuato la stessa procedura quindi c’era una difformità da spiegare. Il sindaco Porfidia ha chiesto allora una pausa per consultarsi con i suoi fidi e trovare una vile via di fuga. Alla riapertura dei lavori i consiglieri di minoranza, per sostenere la loro posizione sulla votazione singola, si sono appellati anche al parere del tecnico sull’osservazione del Pdl. Il tecnico aveva infatti espresso un parere unico, e non cinque, ed aveva addirittura dichiarato che il ricorso dei berlusconiani era parzialmente accettabile. A questo punto il sindaco non ha trovato niente di meglio da fare se non mettere a votazione la sua richiesta di sospensione dei lavori. Il sindaco ha chiesto di chiedere al tecnico un parere su ogni proposta del Pdl e poi procedere, in un’altra seduta del Consiglio, alla discussione su questa osservazione e sulle osservazioni di Gianoglio e del condominio ‘La Rosa dei Venti’. Insomma, il sindaco Porfidia chiederà al tecnico di cambiare le carte in tavola per favorirlo, tutto rientra nella sua tradizionale condotta amministrativa”.

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