PIEDIMONTE. Un blitz predisposto dalla compagnia carabinieri di Piedimonte Matese, ha portato nelle ultime ore allarresto in flagranza di un pregiudicato, alla denuncia a piede libero di due donne anchesse pregiudicate e ad una serie di sequestri.
A finire in manetteun 30enne di origine rumena, proveniente dai campi nomadi dellhinterland napoletano, con a carico una lunga sfilza di precedenti per reati ambientali, furto, rapina e ricettazione.
E stata una pattuglia della stazione di Alvignano, ad intercettarlo in una zona periferica della città, alla guida di un camion, mentre trasportava oltre cinque quintali di rifiuti speciali anche di tipo pericoloso. Carcasse e parti di veicoli, batterie, fusti e filtri di olio motore esausti, elettrodomestici in disuso, pneumatici e vari rottami ferrosi, altamente inquinanti. Luomo, sprovvisto di autorizzazione relativa alla gestione, smaltimento e trasporto di rifiuti, è stato arrestato e trasferito presso le camere di sicurezza dellArma, mentre nei confronti di una donna 34enne, anche lei di origine rumena rumena, che si trovava con lui, è scattata una denuncia alla competente autorità Giudiziaria. Sulla provenienza e la destinazione del mezzo con il pericolosissimo carico, finiti sotto sequestro, sono ora in corso ulteriori indagini.
I militari della stazione di Alife, hanno invece proceduto con una denuncia alla Procura di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di una donna, M.D., 40enne, di Napoli, la quale dopo esserne venuta illecitamente in possesso, aveva posto allincasso presso un istituto bancario, tre assegni del valore complessivo di circa cinquemila euro, emessi dallInail di Caserta quale indennizzo per invalidità a favore di una donna di Alife. Per portare a segno la truffa, la 40enne si era procurata un falso documento di identità con gli stessi dati anagrafici della vittima ma con una sua foto per trarre in inganno il cassiere della banca.
Nel corso degli accertamenti eseguiti dai carabinieri che hanno incastrato la truffatrice, si è scoperto che la stessa non era nuova a questo tipo di raggiri, infatti una sua foto risultava posta anche su altri cinque documenti di identità intestati tutti a donne diverse. Per questi motivi le indagini non sono da ritenersi concluse e non si escludono già nei prossimi giorni ulteriori sviluppi sulla vicenda. I reati della quale dovrà rispondere la 40enne, sono quelli di truffa, ricettazione, falso e sostituzione di persona.