Irruzione in villa: coniugi minacciati e derubati

di Nicola Rosselli

carabinieriTRENTOLA DUCENTA. Ritorna l’allarme sicurezza nella zona aversana. Notte da incubo, quella tra domenica e lunedì, nell’agro aversano con tre rapine audaci ed efferate commesse con modalità estremamente diversificate, …

… ma che la dicono lunga sul tema della sicurezza in questa enclave della provincia di Caserta, dove la criminalità organizzata non sembra essere l’unica piaga delinquenziale.

Una rapina in villa a Trentola Ducenta e due ai danni di altrettante sale Bingo, quelle di Teverola e Frattamaggiore. La prima ha visto un vero e proprio assalto al “Bingo Boys” sull’Appia da malviventi armati, la seconda ha visto prendere di mira il furgone con l’incasso di due serate della sala. Su tutti gli episodi indagano i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, coordinati dal tenente colonnello Francesco Marra e dal capitano Domenico Forte.

Notte da arancia meccanica per un commerciante di prodotti ortofrutticoli di 35 anni, di Trentola, e per sua moglie. I figli piccoli, per loro fortuna, hanno continuato a dormire e non si sono accorto di quanto stava avvenendo nella loro villetta di via Vicinale Sant’Antonio. Secondo una prima ricostruzione operata dai militari, mancava qualche minuto alle due della notte scorsa, quando il commerciante si stava alzando per iniziare il proprio lavoro. Ad un tratto si è trovato di fronte sei uomini, tutti con il volto travisato, con forte accento dell’Europa dell’Est, stando alle testimonianze delle vittime. I rapinatori pare che, in un primo tempo, volessero portare via un camion dal cortile. Poi ci avrebbero ripensato ed avrebbero fatto irruzione in casa. Qui, tenendo marito e moglie sotto la minaccia di una pistola li avrebbero costretti a consegnare loro sedicimila euro in contanti, frutto della compravendita di un carico di carciofi il giorno prima, e gioielli e preziosi per circa cinquemila euro, il tutto non coperto da assicurazione.

Quasi in contemporanea con Teverola, erano le 2,10, quando quattro uomini armati di tutto punto e con il volto coperto da passamontagna, hanno fatto irruzione nelle sale del “Bingo Boys” di Teverola, ubicato sull’Appia, a pochi metri dallo svincolo della Nola-Villa Literno, per questo uno dei più frequentati d’Italia. A quell’ora c’erano solo i titolari dai quali i quattro malviventi si sono fatti consegnare i contanti che erano ancora presso la sala e che ammontavano a poco più di diecimila euro, riuscendo, poi, a fuggire indisturbati e facendo perdere le proprie tracce.

Il terzo colpo della nottata ha avuto come scenario la strada provinciale Aversa-Caivano, nei pressi dello svincolo della stessa Nola-Villa Literno, un vero e proprio “toccasana” per la delinquenza dell’hinterland settentrionale della provincia di Napoli, visto che rappresenta una via unica di fuga per le sue peculiarità che la vedono collegare decine e decine di paesi. Erano da poco passate le 2, quando due uomini, con il volto coperto dal casco, a bordo di una moto di grossa cilindrata, si sono affiancati al furgone Fiat Doblò guidato dal titolare della Sala Bingo di Frattamaggiore. Il rapinatore seduto sul sellino del passeggero ha costretto, pistola in pugno, il conducente a scendere dall’automezzo. Lo ha, poi, lasciato in strada allontanandosi con il Fiat Doblò. Al suo interno quattro anonimi pacchetti che contenevano poco più di trentacinquemila euro, frutto degli incassi di due serate presso la sala da gioco napoletana. E’ quasi certo che i due rapinatori sapessero cosa l’uomo trasportava e che lo seguissero sin da quando aveva lasciato la sala per far ritorno a casa.

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