Firema, Polverino: “Una commissione d’inchiesta”

di Redazione

Angelo PolverinoCASERTA. Gli aiuti economici ricevuti dalla Firema finiscono sotto la lente della Commissione regionale Affari istituzionali, diretta dal casertano Angelo Polverino.

Il consigliere regionale del Pdl si è mosso per istituire una Commissione di inchiesta per far luce sullo stato di crisi dell’azienda. “Esprimo la mia totale vicinanza ai lavoratori della Firema. Ma gli stessi – fa sapere Polverino – devono essere messi al corrente che la Regione ha pensato a dare all’azienda solide basi, affinché fosse garantito il lavoro per molti anni. La Commissione di inchiesta servirà a chiarire ogni aspetto della questione. I responsabili, soprattutto i politici della Giunta Bassolino, che avrebbero dovuto garantire le commesse date alla Firema, devono rispondere direttamente dello stato in cui è precipitata. Dove sono finiti i sostegni economici per tenerla in vita? Dove sono i 17 nuovi treni che la Firema avrebbe dovuto realizzare? Che fine hanno fatto i 9 elettrotreni destinati a Metrocampania Nord Est? Non un solo treno è stato consegnato. Nel 2006, il governo Bassolino ha anticipato otto milioni sui cento complessivi, previsti dalle due gare. E che fine hanno fatto? In questa drammatica vicenda, salvo solo gli operai e non le speculazioni politiche. Quella politica che ha generato il dramma Firema. Non è consentito a nessuno di giocare sulla pelle degli operai. Chi lo fa vuole solo trarre un vantaggio personale. Così non si fa il bene del territorio”.

“Le strade da seguire – conclude il consigliere – ora diventano due. Parallelamente alla risoluzione del problema, di cui si è fatto carico l’assessore Vetrella, dando tutte le spiegazioni del caso, bisogna indagare fino in fondo, perché il fallimento delle aziende campane è frutto di una politica, che il centrodestra ha sempre condannato e che oggi viene fuori nella sua totale drammaticità. Quella della Firema non è una crisi da rapportare al momento di recessione, che stiamo vivendo, ma a precise mancanze. Il tempo ci darà la possibilità di indicare con nomi e cognomi i colpevoli di una situazione, che poteva essere evitata, se solo si fosse agito con correttezza e senso di responsabilità”.

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