“Divieto di Accesso”, mostra all’Ex Macello

di Redazione

 AVERSA. Dal 9 al 20 dicembre, nella sede dell’ex Macello di Aversa, nove artisti provenienti da diverse parti d’Italia esporranno opere ispirate al tema delle barriere architettoniche, …

… discorso altamente sociale che confluisce in un’integrazione di dialogo artistico tra diverse culture. L’evento è curato da Rosanna Moretti.

Artisti: Laura Cionci, Alfonso Cometti, Dario Madonna, Pietro Maietta, Andrea Martinucci, Laura Mega, Arianna Piazza, Pasquale Zeno, Stefania Zocco.

A cura di: Rosanna Moretti Con la collaborazione della Dott.ssa Assunta Nardone.

PREVIEW STAMPA: MERCOLEDI’ 9 DICEMBRE ORE 16.00

INAUGURAZIONE MERCOLEDI’ 9 DICEMBRE ORE 18.00

Presentazione a cura di Rosanna Moretti: Architetto, curatore della mostra.

Saluti delle Autorità:

Prof. Arch. Carmine Gambardella: Preside della Facoltà di Architettura
Domenico Ciaramella: Sindaco della città di Aversa
Arch, Domenico De Cristoforo: Presidente dell’ordine degli Architetti di Caserta
Nicola De Chiara: Assessore alla Cultura
Michele Galluccio: Assessore alle Politiche giovanili

Interverranno: il preside Carmine Gambardella, il sindaco Domenico Ciaramella, l’assessore alla cultura Nicola De Chiara, l’assessore alle politiche giovanili Michele Galluccio, il presidente dell’ordine degli architetti Domenico De Cristofaro, la dottoressa Assunta Nardone.

L’evento si svolge il Patrocinio della Seconda Università degli studi di Napoli facoltà di Architettura, il Patrocinio dell’ordine degli Architetti di Caserta, il Patrocinio del Comune di Aversa, il Patrocinio di Confindustria Caserta, il Patrocinio della Regione Campania.

Partner: Associazione Circuito, C.o.C.A. Center of Contemporary Art. di Modica, Fondazione onlus Filomena Gambardella, Salerno in arte, U.n.i.t.a.l.s.i. Associazione culturale Pro Gaia, Fiaba Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche, Galleria Studio Legale, Associazione Itinerari della fede.

La mostra è aperta tutti i giorni h.10.00_13.00 h.16.00_20.00

CONCEPT

Una mostra al fine di attirare l’attenzione sulla situazione attuale delle barriere architettoniche

Talvolta passeggiando non ci rendiamo conto delle difficoltà presenti, nei nostri paesi, o anche nelle grandi città, che incontrano le persone diversamente abili. Il progetto riguarda non la sensibilizzazione per la “situazione” del disabile in se, ma la condizione di trovare talvolta “muri” e non avere i “mezzi” per superarli.

L’iniziativa è una voce per loro e con loro, attraverso l’arte contemporanea, dove artisti selezionati presentano lavori elaborati sul tema della condizione dei disabili. Una condizione “sfavorevole” per tutti ma non tangibile da tutti. Una voce, una eco per l’abbattimento di barriere architettoniche e talvolta barriere mentali.

E’ una riflessione sperimentale, dal punto di vista artistico, dov’è l’artista stesso a esternare la sensibilità per questa realtà. L’intento è di aprire la mostra e mettere in “difficoltà” ogni persona che la fruisce e in tal mondo far sentire, emotivamente e realmente, i problemi che ogni giorno incontra una persona diversamente abile.

E’ una vera e propria integrazione culturale, uno scambio sociale, attraverso l’arte si creerà uno strumento di comunicazione dove il protagonista è il disabile. La mostra, pertanto, sarà fruita in maniera particolare, sia per le creazioni degli artisti, sia per i percorsi tematizzati sul discorso delle difficoltà per le barriere architettoniche.

La maggior parte delle persone è convinta che iperproteggere le categorie svantaggiate sia quasi un dovere morale, tuttavia questo pensiero è assolutamente errato, specie se queste attenzioni sono rivolte a soggetti intellettualmente sani. Non si possono sminuire le possibilità in base alle potenzialità è una falsa riga dell’interscambio sociale e interpersonale, per cui la sensibilizzazione non è rivolta a chi è costretto su una sedia, ma alla condizione sociale di permeabilità’ del territorio.

Le barriere architettoniche. La mostra nasce anche con il presupposto di far immedesimare il fruitore in una condizione nella quale non si trova e quindi ad integrare le proprie emozioni occasionali con la ordinaria costrizione del diversamente abile.

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