Consiglio comunale, opposizione si astiene sulla stazione unica appaltante

di Angela Oliva

 CESA. La seduta del Consiglio Comunale di sabato 31 ottobre è iniziata nel ricordo di Francesco Marino, presidente della locale sezione dell’Associazione Italiana Combattenti e Reduci.

L’assise è poi proseguita con la discussione dei sei punti all’ordine del giorno tra cui le ratifiche delle delibere per le spese di trasporto e di sistemazione dell’archivio comunale nella nuova sede e l’altra relativa alla denuncia al catasto urbano dei locali box annessi al municipio; riconoscimenti di debiti fuori bilancio derivanti da alcune sentenze che hanno condannato il Comune di Cesa al risarcimento di danni provocato dalle buche presenti per le strade del paese e l’adesione alla stazione unica appaltante.

Su tutti questi punti l’opposizione consiliare, guidata dal capogruppo Pino Sarpo, ha votato contro mentre ha si è astenuta per quanto riguarda la sottoscrizione della convenzione proposta dal sindaco Vincenzo De Angelis per l’adesione al protocollo d’intesa firmato tra i comuni appartenenti al sistema di sviluppo E4ptr. Maggioranza ed opposizione, in particolare, non si sono trovati d’accordo sulla stazione unica appaltante poiché il sindaco aveva confermato al Consiglio la volontà di aderire ma di firmare il protocollo nel momento in cui la stazione unica appaltante partirà ufficialmente, decisione giudicata inutile dai componenti dell’opposizione.

Con la stazione unica appaltante tutte le procedure relative all’indizione ed all’aggiudicazione di gare d’appalto, oltre che alla fornitura di beni e servizi, saranno gestite direttamente presso la centrale unica istituita presso la Prefettura di Caserta. La stazione unica appaltante, più in particolare, si occuperà dell’iter procedurale dell’affidamento di lavori, servizi e forniture il cui importo base sarà pari o superiore ai 250mila euro e di beni da acquisire e di servizi di cui usufruire, il cui valore pecuniario sia stimato a partire da una cifra pari a 50mila euro. In pratica, con l’adesione alla stazione unica appaltante, l’amministrazione locale rinuncia alla possibilità di avviare, in tale ambito, procedure di negoziazione così da garantire la massima trasparenza nelle operazioni di aggiudicazione di gare e appalti nel settore dei lavori pubblici.

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