Aumento tariffe mensa a Succivo, Pd chiede intervento dell’Amministrazione

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il gruppo consiliare del Pd chiede all’amministrazione guidata dal sindaco Di Santo di coprire il 50% delle spese per la mensa scolastica per gli alunni santarpinesi che frequentano la scuola materna di Succivo.

Ciò a fronte dell’aumento delle tariffe applicate dal Comune di Succivo per gli alunni residenti fuori dal territorio comunale.

In una lettera aperta indirizzata ai genitori degli alunni, al sindaco, all’assessore all’istruzione, Giuseppe Lettera, al responsabile del servizio pubblica istruzione e al presidente della commissione consiliare preposta, i consiglieri del Pd scrivono:

“Care mamme e cari papà, nello svolgere la nostra funzione istituzionale, che voi ci avete assegnato in qualità di vostri rappresentanti, e nella salvaguardia degli interessi diffusi della collettività, con attenzione stiamo seguendo la questione sulle tariffe applicate dal Comune di Succivo per il servizio mensa presso la scuola materna dello stesso comune.

Prima di intervenire con qualsiasi iniziativa, infatti, abbiamo ritenuto opportuno acquisire tutte le informazioni utili per poter individuare la proposta più giusta a favore delle famiglie interessate dalla vicenda. Di fronte alla notizia del vostro ‘gettare la spugna’ vogliamo dichiararvi, con azioni concrete, la nostra piena solidarietà e vicinanza. Come a voi è ben noto, per favorire la frequenza scolastica da parte di tutti, lo Stato italiano prevede sostegni, servizi e provvidenza varie affinché ognuno possa realizzare il proprio diritto personale all’istruzione. E in tal senso, la legge ha previsto che il servizio scolastico si articoli secondo i bisogni degli alunni proprio per realizzare il diritto allo studio di ciascuno. Le norme, infatti, prevedono sostegni per alunni disabili, interventi per alunni stranieri, interventi nelle aree a rischio di dispersione scolastica e devianza minorile o altri specifici servizi finalizzati ad assicurare ad ognuno il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione.

Sottolineiamo che alcune materiali misure di sostegno (esempio, borse di studio, gratuità di servizi, libri di testo, assegni, trasporti scolastici, mensa ecc.) si prefiggono di conseguire una imprescindibile condizione di parità e di uguaglianza di opportunità per tutti.

Per sostenere il diritto allo studio, infatti, vi sono interventi finanziari e altre misure di sostegno messe in atto sia a livello nazionale (Ministero) che territoriale (Regioni ed Enti locali). A tal proposito, alla luce dell’emorragia di alunni iscritti presso una scuola di altro comune, auspicando che non sia una questione di qualità di offerta didattica e formativa, ma solo un’esigenza familiare imputabile ad altre motivazioni, intendiamo stare accanto alle famiglie che in questi tempi di crisi si trovano a fronteggiare, con comprensibile disagio, costi così esosi.

Per questo chiediamo all’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino di provvedere alla compartecipazione della spesa necessaria a coprire il 50% della retta mensile fissata dalla Giunta Comunale di Succivo, al fine di garantire a questi alunni gli stessi identici diritti garantiti a quelli che frequentano le scuole santarpinesi. Ci risulta che il Comune di Succivo ha già effettuato richiesta di finanziamento di tale spese senza alcun riscontro da parte degli amministratori di Sant’Arpino.

Intanto, sorprende l’ingiustificata inerzia dei nostri amministratori che innanzi ad una simile situazione preferiscono restare impassibili, senza assumere alcuna iniziativa a sostegno delle famiglie disagiate e lavandosene addirittura le mani. Non è possibile, infatti, che si resti inerti innanzi a tale imbarazzante vicenda che vede lesi i diritti delle famiglie fortemente penalizzate sia dal punto di vista economico che di diritti di cittadinanza garantiti dalla legge”.

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