Confindustria boccia la Finanziaria: “E’ insufficiente”

di Redazione

Emma MarcegagliaROMA.Davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera lapresidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, esprime “un giudizio di insufficienza” sulla Finanziaria.

“Chiediamo – ha detto la numero uno degli industriali – che i capitoli fondamentali per dare competitività alle imprese vengano rifinanziati. Lo chiediamo con chiarezza, forza e determinazione. Il nostro finora è stato un atteggiamento di responsabilità, abbiamo compreso che in una prima fase, nell’emergenza della crisi, c’è stata una concentrazione dei fondi su temi essenziali, a partire dagli ammortizzatori sociali, ma ora vediamo una insufficienza di molte cose che chiediamo”.

Marcegaglia ha aggiunto: “Abbiamo molto insistito sul bonus fiscale per la patrimonializzazione delle imprese che è stato dato e scade quest’anno, quindi chiediamo una proroga almeno a tutto il 2010 e un rafforzamento di questo bonus. Chiediamo, inoltre, un’estensione ad altre forme di aumento di capitale, come la conversione di prestiti obbligazionari e capitale aggiuntivo in caso di fusione”. Una proroga al 2010 è stata chiesta anche sul bonus per le aggregazioni di imprese.

A suo avviso”ci vorranno almeno tre anni per tornare ai livelli pre-crisi, ai livelli di crescita del 2007. Oggi ci troviamo su un crinale stretto, da una parte abbiamo il problema del debito pubblico che limita l’azione del governo e dall’altra c’è l’assoluta consapevolezza sul fatto che dobbiamo intervenire per sostenere i primi segnali di miglioramento della congiuntura che sono ancora deboli”.

Tra le azioni che per Confindustria occorre mettere in campo ci sono: il finanziamento di Industria 2015 per 300 milioni l’anno, il sostegno a Ricerca e innovazione, l’aumento per il 2010 dello stanziamento previsto di 280 milioni di euro per il fondo di garanzia per le pmi, la proroga al 2010 del bonus fiscale per la patrimonializzazione delle imprese. “Tutti punti essenziali – sottolinea Marcegaglia – per dar vita a un disegno di politica industriale che possa aiutare il nostro sistema produttivo a uscire prima possibile da questa crisi ma soprattutto a uscire in modo più forte”.

Sulla proroga degli incentivi auto per Marcegaglia”serve una riflessione attenta e bisogna muoversi in coordinamento con gli altri Paesi europei. L’auto è un settore importante ma ci sono anche altri settori esposti all’esportazione che sono in difficoltà, va fatto un ragionamento”.

La presidente ha parlato anche di credito: “Circa il 10-12% delle imprese rileva l’impossibilità ad avere credito, il 20-30% difficoltà ad ottenere risposte, il 90% sullo spread. Noi non facciamo crociate contro le banche ma ci interessa dare una risposta concreta alle imprese”, aggiungendo che da parte delle stesse imprese il credit crunch “percepito è -10%” rispetto agli ultimi anni.

Sulla Banca del Sud, Marcegaglia è stata chiara:”Se non è l’ennesimo carrozzone pubblico, può avere un senso. Ma bisogna istituireuna cabina di regia per evitare che i fondi strutturali vadano sparsi in mille rivoli”.

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