Don Antonio Belardo festeggia i suoi 20 anni a Carinaro

di Redazione

Don Antonio Belardo CARINARO. Quest’anno si celebra il ventennale (1989-2009) della nomina di Don Antonio Belardo alla guida della parrocchia di Sant’Eufemia di Carinaro.

Il presidente della Congrega intitolata alla santa protettrice, dottor Giuseppe Barbato, a nome del direttivo e dei confratelli, si congratula con don Antonio. “Molti e rilevanti – afferma Barbato – sono stati gli avvenimenti che hanno caratterizzato questo lungo e fecondo apostolato: le rappresentazioni del presepe vivente, della Passione e Morte di Cristo e della Tragedia di Sant’Eufemia, l’accoglienza nel campo sportivo del Santo Padre Giovanni Paolo II, il restauro del baldacchino per il ‘Corpus Domini’, la partecipazione all’Ordinazione Episcopale, la nomina Cardinalizia e quella di Arcivescovo di Napoli di monsignor Crescenzio Sepe, l’Ordinazione Sacerdotale di Don Antonio Lucariello, di Don Giuseppe Marino e quella Diaconale del professor Marco Di Tomassi”.

“Bello e suggestivo – continua Barbato – è stato modificare il campanile mettendo sulla sommità una maestosa statua di Sant’Eufemia, restaurare tutte le Sante Croci e le Edicole votive esistenti nel territorio parrocchiale, edificare nel locale cimitero una singolare ‘Via Crucis’ come pure i lavori del Grande Giubileo del 2000 infine bisogna ricordare la posa della statua dell’Immacolata, del Crocifisso, di Padre Pio e di San Francesco nei luoghi più significativi di Carinaro. Queste sono le opere che tutti possono vedere, ma non bisogna dimenticare le opere pastorali che si sono potute realizzare sotto la guida di don Antonio come il rinvigorimento dell’Azione Cattolica, della Caritas, delle Catechiste, del gruppo di preghiera di Padre Pio, degli Esercizi Spirituali, dei Sette venerdì dell’Addolorata, del Triduo e della Novena a Sant’Eufemia, delle processioni e di tutte le altre manifestazioni da lui così ben dirette”.

“L’augurio – concldue Barbato – è che la sua missione pastorale prosegua ancora per tanti anni. E, con la protezione di Maria Madre di Dio e Madre nostra sotto lo sguardo benevolo della nostra Protettrice Sant’Eufemia, possa don Antonio con rinnovato fervore ancora per molti anni guidare la nostra comunità parrocchiale rendendola sempre più feconda”.

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