La Lega chiede inni e bandiere per le Regioni

di Redazione

 MILANO.Nuova bizzarra proposta della Lega Nord, sull’onda del “regionalismo popolare”.Si chiedela modifica dell’articolo 12 dellaCostituzione per inserire un comma finalizzato a riconoscere il rilievo costituzionale dei simboli di ciascuna Regione individuati nellabandiera e nell’inno.

Nella proposta presentata dal Carroccio, di cui è primo firmatario il senatore leghista Federico Bricolo,si legge: “L’articolo 12, comma 1 della Costituzione riconosce quale simbolo della Repubblica italiana il tricolore. Nei principi fondamentali della Costituzione non è, viceversa, incluso alcun riconoscimento ufficiale dei simboli identitari che contraddistinguono le Regioni. Tale lacuna si rende, ad oggi, inammissibile, alla luce della sostanziale valorizzazione del ruolo politico ed istituzionale delle Regioni realizzata dalle più recenti riforme costituzionali. L’estensione dell’ambito materiale della competenza normativa regionale ha, infatti, trasformato la Regione in un ente territoriale dotato di una piena autonomia politica, favorendone così in ultima istanza il rapporto diretto con i cittadini”.

I firmatari spiegano che “in tale fase storica di ripensamento dell’assetto territoriale dello Stato in ambito interno e a livello sovranazionale, è più che mai necessario recuperare i simboli identitari che, contraddistinguendo ciascuna realtà regionale, contribuiscono ad alimentare quel legame dei cittadini con il territorio che è presupposto indispensabile di qualsiasi riforma federale dell’ordinamento”. Tale consapevolezza trova un riconoscimento istituzionale nelle riforme degli Statuti regionali approvate dal 1999 ad oggi, che, si legge nella proposta legislativa, “nei primi articoli hanno ufficialmente riconosciuto quei simboli che, per tradizione, storia e cultura contribuiscono ad identificare la Regione stessa”.

Ovviamente non sono mancate le reazioni. “Ieri si sono inventati le gabbie salariali, oggi le hanno smentite. Adesso, tanto per perdere tempo, i senatori della Lega hanno tirato fuori le bandiere regionali da affiancare al tricolore. Io mi chiedo se hanno tempo da perdere” afferma il segretario del Pd Dario Franceschini. “Un colpo di sole”, dicono dall’Idv. Anche dal Pdl arrivano critiche: “Nessun attacco alla Costituzione da parte della Lega, semplicemente una proposta agostana a cui si può rispondere con ‘viva il Tricolore'”, dice il ministro per l’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi. “Un pesce d’aprile fuori stagione”, esclama Daniele Capezzone. Ma dal centrodestra arrivano anche aperture. Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri: “Io in questo momento mi trovo in Sicilia e da anni, nella spiaggia che frequento, sventola la bandiera della Trinacria. È forse un problema? Per me no, non mi turba affatto e non credo che leda la dignitá del Tricolore. Insomma, ribadisco, inviterei a sdrammatizzare anche perchè ormai è prassi comune che a qualunque manifestazione civica sventolino insieme al Tricolore anche le bandiere delle Regioni e i gonfaloni dei Comuni”. Così come dall’Mpa con Lo Monte: “Esaltare la specificità anche delle regioni del Sud attraverso la Carta Costituzionale è davvero una felice intuizione”.

Ironico il senatore del PdlOsvaldo Napoli: “Desidero fare i miei complimenti all’amico senatore Federico Bricolo, del quale ignoravo il fiuto giornalistico. Con la sua trovata sulle bandiere regionali e, presumo, provinciali, comunali e di quartiere ha dato materia ai giornali per riempire una buona paginata anche domani, giovedì 6 agosto, con mezza Italia sul bagnasciuga o sotto l’ombrellone”.

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