‘Ndrangheta, 35 arresti nel reggino e Nord Italia

di Redazione

carabinieri REGGIO CALABRIA. Sono 35 le ordinanze di custodia cautelare emesse contro persone ritenute legate a cosche della ‘Ndrangheta e accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, tentata estorsione e porto abusivo di armi.

L’operazione “Artemisia” è stata eseguita dai carabinieri di Reggio Calabria a Seminara, nella provincia reggina, nonché ad Asti, Brescia, Varese e Vercelli, a conclusione di un’indagine su alcune cosche tra le quali è in atto uno scontro per il controllo del territorio e dello stesso Comune di Seminara.

Tra gli arrestati ci sono sei donne che avrebbero ricoperto un ruolo di primo piano nella decisione di un omicidio o di tentati omicidi. Già nel novembre 2007 erano state arrestate 13 persone, tra cui l’allora sindaco di Seminara Antonio Pasquale Marafioti, ill vicesindaco Mariano Battaglia, e Rocco Antonio Gioffrè, capo dell’omonima cosca accusata di aver condizionato le elezioni comunali a maggio 2007. Infatti, il comune fu sciolto ed è attualmente commissariato.

Le indagini, coordinate dalla Dda reggina, erano cominciate nel dicembre 2006 dopo l’omicidio del boss Domenico Gaglioti e si erano concentrate sulla cosca dei Gioffrè, detti “‘Ndoli”, contrapposti al gruppo Caia-Laganà-Gioffrè, conosciuti come “‘Ingrisi”, quest’ultimo ulteriormente scissosi, dando vita a un nuovo scontro, tra i Caia-Gioffrè da una parte e i Laganà dall’altra.

Una lotta contrassegnata da una serie di delitti: il 28 ottobre 2007 il ferimento di Vittorio Vincenzo Gioffrè, seguito il giorno dopo da quello di Antonio Caia e Carmelo Romeo; il 14 febbraio 2008 il tentato omicidio di Luigi Tripodi, il cui autore materiale, Giuseppe Gioffrè, è stato subito arrestato dai carabinieri; il 27 marzo 2008 l’omicidio di Silvestro Luigi Galati; il 24 novembre 2008 il ferimento di Giuseppe Vincenzo Gioffrè. Fino al 13 marzo scorso quando i carabinieri sventarono un altro omicidio sorprendendo Antonino, Domenico e Giuseppe Vincenzo Gioffrè in possesso di armi clandestine.

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