Elezioni, l’Udc: “Ecco i disastri di Masi”

di Antonio Taglialatela

da sin. Comparone-Petrarca-PiconeCARINARO. “A gatta pè gghji ‘e pressa, facette ‘e figlie cecate”. Usa questo vecchio detto il gruppo consiliare di opposizione dell’Udc, composto dai consiglieri Comparone, Petrarca e Picone, per illustrare quelli che ritiene i “disastri” perpetrati dall’amministrazione Masi.

Secondo l’ex sindaco Comparone e soci, in vista delle amministrative del 6-7 giugno, l’amministrazione in carica “pubblicherà la seconda edizione del ‘libro dei sogni’, con prospettive di sviluppo per Carinaro a dir poco megagalattiche”.

Ecco, allora, che l’Udc “gioca d’anticipo” e traccia un bilancio dei “danni prodotti da un’amministrazione che per cinque anni ha illuso i cittadini riempiendo le cronache locali di annunci, proclami e di buoni propositi”.

Gli esponenti dello scudocrociato partono dalla riqualificazione del centro storico: “L’avvio e l’inspiegabile, repentina sospensione dei lavori, uniti alla già difficile condizione di viabilità nel cuore di Carinaro, sta mettendo a dura prova la pazienza degli automobilisti ma in modo particolare il grande senso di responsabilità e tolleranza dei cittadini residenti. Con i ritardi colpevoli e sottaciuti dell’amministrazione, inoltre, già da diversi mesi è stata abolita anche l’isola pedonale nel Centro Storico che da oltre 25 anni rappresenta per Carinaro e per i carinaresi un’occasione (forse l’unica), di fruibilità della piazza, capace di garantire momenti di sana socialità cittadina, aggregazione e spazi ludico-ricreativi per i nostri figli. E’ serio tutto questo?”.

Sul nuovo Puc – Piano urbanistico comunale – di recente al centro di un’aspra polemica politica, l’Udc commenta: “Il Puc è stato presentato pochi giorni or sono alla cittadinanza tutta il nuovo piano urbanistico enunciando la nuova parola ‘perequazione’. Non si è avuto però il coraggio di spiegare a quei cittadini fortunati (?) che, dopo tanti anni, sui loro terreni diventati edificabili, non v’è nessuna certezza di poter costruire la tanto agognata casa. Con l’introduzione della perequazione i proprietari saranno obbligati a rendere disponibili aree e a realizzare a loro spese l’urbanizzazione delle stesse con strade fogne piazze con ulteriori aggravi di spese per tecnici, notai, eccetera”.

Altro argomento che ha sollevato polemiche è quello dell’ampliamento del cimitero: “Un’opera – afferma l’Udc – che tradisce nei fatti le aspettative dei cittadini. L’ampliamento risulta essere notevolmente sovradimensionato rispetto alle reali esigenze di sepoltura della cittadinanza. Non è stato rispettata l’antica e attuale volontà dei cittadini a poter costruire una propria cappella acquistando il solo terreno. Inoltre, è stata svilita la peculiarità dell’intervento in quanto nasce come opera autofinanziata, fallisce per la mancanza di richieste da parte dei cittadini, e l’amministrazione ostinatamente la ripropone col sistema del co-finanziamento, accendendo un mutuo di 340mila euro (settecento milioni delle vecchie lire) destinato a gravare sulla collettività. Tutto questo disastro non ha fatto dimenticare, però, a questa maggioranza di dover pagare, per la sola progettazione, ai tecnici incaricati, una parcella di quasi 100mila euro (duecento milioni delle vecchie lire)”.

Infine, la tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu): “I cittadini devono sapere che per il prossimo anno, cioè nel 2010, si vedranno aumentare di 60 centesimi al metro quadro la tariffa, che passerà cosi dall’attuale 1,40 a 2,00 euro al metro quadro, ben oltre il 40% di aumento. A ciò verrà aggiunta la somma di almeno 50 centesimi al metro quadro per le pertinenze delle abitazioni (garage, cortili sottotetti, cantine, grotte, etc.)”.

Per l’Udc, dunque, “è giunto il momento di mettere la parola fine a cinque anni di spot amministrativi da parte di chi, ancora una volta, intende riproporsi alla guida del paese alimentando sogni e prospettive che poi puntualmente, vengono smentiti e vanificati dai fatti. Il grande bluff – concludono i tre consiglieri – è giunto al capolinea”.

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