Centro di identificazione, Pascariello scrive al ministro Maroni

di Redazione

Il sindaco PascarielloSAN NICOLA LA STRADA. Sulla ventilata ipotesi di costruire, nell’area delle cosiddette “casermette” di viale Carlo III, un Centro di Identificazione ed Espulsione (fra l’altro l’area è vincolata, cosa dice in proposito la Soprintendenza?) iniziano a spirare “venti di guerra”.

A lato pubblichiamo l’intervento congiunto di Rifondazione e Comunisti Italiani, adesso diamo spazio al sindaco Pascariello che ha scritto al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al Sottosegretario Alfredo Mantovano, al Sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti, a tutti i Parlamentari di Terra di Lavoro.

“Esprimo il mio personale sconcerto e lo sconforto della comunità amministrata di San Nicola la Strada per la recente individuazione dell’ex ‘polveriera’ sita nel Comune di Caserta ma posizionata a ridosso dell’abitato di San Nicola, quale punto o centro di identificazione ed espulsione dei clandestini. Ovviamente nulla vi è da eccepire circa la concreta ed efficace attività posta in essere dal Governo per fronteggiare al meglio la quotidiana invasione del territorio italiano da parte di decine di migliaia di disperati, spinti sulle nostre coste dal miraggio di un benessere che tale non è più neanche per i nostri cittadini. Tuttavia, come è già accaduto con la vicenda annosa a gravosa dell’emergenza rifiuti, non è possibile che, ancora una volta, a pagarne il conto molto salato, debbano essere sempre i cittadini della Città di cui mi onoro essere Sindaco.

Il luogo individuato difatti, è posto a poche centinaia di metri dalla bellissima Reggia Vanvitelliana di Caserta, patrimonio dell’Unesco, si affaccia sul vialone Carlo III da cui si accede al monumento e, non ultimo, insiste del tutto sull’abitato del Comune di San Nicola.

Appare quindi singolare la localizzazione atteso che essa non rispetta alcun vincolo di distanza dagli abitati, che trattasi di una zona sottoposta a vincoli insormontabili a costruire o modificare l’esistente, non è idonea allo scopo per la presenza di vecchi edifici in completo abbandono denominati ‘casermette’ assolutamente inadatti ad ospitare persone o servizi. Sottolineo anche che l’esistente dovrebbe essere prioritariamente bonificato con la rimozione delle attuali coperture in eternit (amianto), con costi notevolissimi, fermo restando la normativa di tutela paesistica del 18.10.2000 che impedisce qualunque intervento sull’area de quo.

Infine, in data 25 u.s, è pervenuta allo scrivente la nota della Prefettura di Caserta di sollecito della richiesta con la quale il Commissario Delegato per l’emergenza nomadi sollecita l’individuazione di siti idonei alla realizzazione di ‘campi nomadi autorizzati’ con tutte le problematiche che ne derivano, una richiesta alla quale, naturalmente, San Nicola tenterà di sottrarsi per ovvi motivi, avendo già dato tanto senza nulla ricevere in cambio. Tutto ciò premesso, invito il signor Ministro ed i Sottosegretario a riflettere e valutare soluzioni alternative che impediscano la realizzazione di una tale struttura al centro di una conurbazione di oltre 300.000 abitanti già provata dall’emergenza rifiuti che ha lasciato sul territorio immense bombe ecologiche quali la tristemente famosa discarica ‘Lo Uttaro’ con la quale prima o poi occorrerà fare i conti in termini di irrinunciabile bonifica. I

l Signor Sindaco di Caserta che già si è espresso nel merito in perfetta sintonia con quanto da me sottolineato, è invitato a tenere ferma la posizione assunta in difesa della collettività e del patrimonio artistico e paesaggistico del territorio con la certezza che il Sindaco di San Nicola la Strada farà altrettanto, non potendosi accettare supinamente decisioni operative che vanno sicuramente approfondite e riviste da parte del Governo della Repubblica”.

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