Verdi: “Servizio Idrico, disastro annunciato”

di Redazione

 MONDRAGONE. “Il Servizio Idrico integrato si avvia verso il disastro sia per i cittadini che per l’Ente Comune, colpevole di non voler affrontare seriamente la questione”. Così i Verdi del circolo “A. Langer” di Mondragone, presieduto da Giancarlo Burrelli.

“Tutto nasce nel 1991 quando il Consiglio Comunale di allora decise di interrompere il rapporto con il Consorzio Idrico ed affidare la concessione alla Napoletanagas per 30 anni. Nel ’98 quest’ultima chiede la rescissione unilaterale. Il Sindaco Zannini resiste, il Sindaco Conte, il 31/7/2002, concede la rescissione dal 1997, 2 miliardi di lire come buonuscita, la metanizzazione alla Italgas (stesso gruppo) ed affida il servizio all’Ati Sled per 9 anni. Questa è una associazione di 4 imprese. Due napoletane, un’altra che aveva in affidamento il Depuratore e la quarta di Mondragone (che poi avrà guai giudiziari).” ribadisce Giancarlo Burrelli, leader dei Verdi “Da allora, anno 2003, le tariffe salgono da € 0,25 al mc alle attuali € 2,60 al mc. Tariffe mai approvate dall’Ente di Controllo obbligatorio, Camera di Commercio, ne mai pubblicate sul BURC, come prevede la Legge. Oggi l’Ati Sled, e la sua Mondragone Acque, chiedono la rescissione unilaterale del contratto, chiamano in giudizio l’Amministrazione attuale (nei prossimi giorni ci sarà l’udienza) e, ovviamente, richiedono un “paccotto” di soldi (2,4 – 4 mln di euro) come liquidazione. I problemi. Il contratto con l’Ati Sled prevede che il Comune dia 2,4 milioni di euro/anno indipendentemente da quanto si incassa. In bilancio, però, si prevede un incasso di soli 1,7 milioni/anno. E nel 2007 hanno pagato solo il 10% degli utenti. Ma se la Mondragone acque effettua una fatturazione illegittima, come si può ottenere di più? Inoltre era previsto che la Ditta comprava l’acqua non dal Consorzio ma da Acqua Campania risparmiando il 25% che in parte doveva andare al Comune. Si è avverato? La gestione del Depuratore da parte della Ati Sled è inesistente. Ma l’Ente paga lo stesso. Oggi è scomparso l’ufficio della Mondragone Acque ed i cittadini, se hanno problemi con il Servizio, non possono ottenere nessuna risposta. Ed allora, caro Sindaco, vogliamo affrontare il problema o soccombere a “volontà sconosciute” e provocare il dissesto di bilancio? Sarebbe il caso di bonificare tutta la materia, riportare le tariffe nei termini di Legge e richiedere noi i danni anziché pagare i guai della passata Amministrazione di centrodestra”.

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