Rapina e sequestro di persona, O.J. Simpson condannato a 15 anni

di Redazione

O.J. SimpsonLAS VEGAS. O.J. Simpson, ex star del football statunitense e attore, è stato condannato a 15 anni di carcere per rapina e sequestro di persona.

Il 16 settembre 2007 il 61enne fu arrestato dopo essersi introdotto nella stanza di un albergo di Las Vegas in cui alloggiavano i due collezionisti Bruce Fromong e Alfred Beardsley, per impossessarsi di alcuni suoi cimeli sportivi che, secondo la sua versione, gli erano stati rubati. I due collezionisti erano giunti a Las Vegas perché Simpson aveva organizzato una finta vendita di cimeli, al fine di indurre gli stessi a portare con loro gli articoli sportivi.

Il processo si era concluso un anno fa e lui era in carcere dallo scorso 3 ottobre. Oggi il verdetto della corte. Il suo legale aveva chiesto sei anni di reclusione. “Non volevo far male a nessuno e non volevo rubare niente, solo recuperare dei beni che mi erano stati sottratti ingiustamente”, ha detto l’imputato.

Nella suite dell’hotel-casino “Palace Station” Simpson fece irruzione assieme ad alcuni complici armati, ma l’ex campione ha sempre detto di non sapere che gli stessi avessero una pistola. Condannato anche il suo amico e complice Clarence Stewart. Gli altri quattro uomini imputati nel processo hanno patteggiato e poi testimoniato contro “The Juice”, il soprannome dell’ex giocatore della National Football League.

Nell’ottobre 1995 Simpson fu clamorosamente assolto nel famoso processo in cui era accusato del duplice omicidio della moglie Nicole Brown Simpson e del suo nuovo compagno Ronald Goldman.

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