Arte e Cinema si incontrano a Napoli

di Gaetano Bencivenga

Teatro AugusteoNAPOLI. Napoli diviene, dal 16 al 19 ottobre, il luogo di un evento di respiro mondiale grazie alla 13esima edizione di “Artecinema”.

Si tratta di un Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea curato da Laura Trisorio, patrocinato dal Senato della Repubblica e da vari Ministeri e Soprintendenze e insignito di una medaglia al merito dal Presidente della Repubblica. Nella quattro giornate di proiezioni non stop e ad ingresso gratuito nel centralissimo Teatro Augusteo verranno presentati circa 30 documentari di lunghezza variabile divisi in tre sezioni: “Arte e dintorni”, “Architettura”, “Fotografia”.

Coerente con il suo scopo iniziale, ovvero quello di mostrare al pubblico le diverse sfaccettature dell’arte contemporanea proveniente dall’intero pianeta, la manifestazione, anche quest’anno, si avvale di contributi variegati e ad alto livello. In “Arte e dintorni”, segmento maggiormente nutrito della kermesse, si potrà assistere alla proiezione di filmati su artisti del calibro di Damien Hirst (“Damien Hirst: Addicted to Art” di Lucy Allen, Rebecca Horn (“Rebecca Horn: L’art et la manière” di Thierry Spitzer), Louise Bourgeois (“Louise Bourgeois: The Spider, the Mistress and the Tangerine” di Marion Cajori e Amei Wallach), Keith Haring (“The Universe of Keith Haring” di Christina Clausen) e Francis Bacon (“The Art of Francis Bacon” di Illuminations), pittore preferito dal cineasta americano David Lynch.

L’onore di aprire la rassegna è affidato al regista partenopeo Pappi Corsicato, autore di un documentario dedicato al pittore e scultore nostrano Ettore Spalletti. Corsicato, reduce da un buon successo di critica e pubblico con il delizioso “Il seme della discordia”, attualmente sugli schermi, riesce con un tocco intimo e surreale a mescolare ricordi di arte e vita del maestro pescarese, capace di esporre le sue personali al Museo d’Arte Moderna di Parigi (1991), al Guggenheim di New York (1993) e di partecipare per ben quattro volte con le sue originali creazioni alla Biennale Arte di Venezia (1982, 1993, 1995, 1997).

Siamo certi che il festival ripeterà il boom di presenze degli anni precedenti, richiamando nel capoluogo campano spettatori italiani e stranieri e contribuendo a rispolverare l’immagine di una Napoli, spesso, sopraffatta da innumerevoli emergenze sociali e lontana anni luce dal primato di capitale culturale europea detenuto, soprattutto, nella settecentesca età dei “lumi”.

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