MONDRAGONE. Rischia di saltare lapertura dellanno scolastico a Mondragone. I dirigenti scolastici, infatti, non hanno ancora ricevuto dal Comune i prescritti certificati che attestano la staticità e ligienicità degli istituti.
Lo rende noto Forza Italia, attraverso una nota, in cui commenta: Una mancanza cui lamministrazione comunale starebbe cercando di porre rimedio sul filo di lana, abbondantemente oltre il tempo massimo, con il rilascio di unautorizzazione straordinaria rilasciata dallo stesso sindaco Achille Cennami che, in caso di problemi, si assumerebbe così tutte le responsabilità. In caso contrario, le scuole della fascia dellobbligo, cioè la scuola dellinfanzia, la primaria e le medie inferiori, lunedì mattina a Mondragone resteranno tristemente chiuse e tali resteranno fino al rilascio degli attestati richiesti. Salvo che, caso per caso, i dirigenti scolastici degli istituti interessati non decidano di assumersi direttamente la responsabilità ed aprire comunque le scuole agli alunni anche in assenza dei certificati di igienicità e staticità, il cui rilascio – nei giorni scorsi è stato richiesto invano al Comune di Mondragone.
Come gruppo consiliare de Il Popolo della Libertà Forza Italia non possiamo che stigmatizzare lassurdità di tale situazione, sicuramente ben diversa da quella degli ultimi anni, quelli dellamministrazione Conte, quando, a costo di sforzi e di sacrifici enormi di tecnici, dipendenti ed amministratori, alla vigilia della partenza dellanno scolastico tutto era in ordine e non cerano dubbi sulla regolare ripresa delle lezioni. E chiediamo noi scusa, al posto dellamministrazione comunale, a chi dirige le scuole cittadine e, in particolare, ai due nuovi dirigenti scolastici del primo e del secondo circolo didattico. Avremmo voluto, e forse anche loro lo avrebbero voluto, che lamministrazione comunale desse ben altra prova di sé e delle sue capacità organizzative ed operative, assicurando un avvio di anno scolastico senza affanni. Peccato, sono arrivati a Mondragone con un anno di ritardo .
Ma cè speranza per un futuro migliore! La cosa più paradossale di questa vicenda è che ieri mattina è stato soltanto lo stesso consulente dellassessore alla pubblica istruzione Antonio Taglialatela – lex dirigente scolastico Michele Fusco – a telefonare ad alcune scuole per accertarsi se i certificati erano stati rilasciati. Forse il povero professor Fusco avrà cominciato a rendersi conto di persona delle enormi difficoltà legate alla gestione politica dellassessorato cui è stato chiamato a fare da tutor e, soprattutto, dellintera giunta comunale guidata da Achille Cennami. Si rassegni, non è che linizio, il primo assaggio di una pietanza che sarà sempre più amara.
Ci chiediamo, però: occorreva attendere larrivo del professor Michele Fusco e lultimo minuto utile prima di scoprire che mancavano due atti essenziali per lapertura delle scuole? Il sindaco, lassessore Taglialatela, gli altri componenti della giunta sanno di cosa si stanno occupando? Sanno come si amministra una città complessa come Mondragone? O sono troppo impegnati a tenere insieme i cocci di una maggioranza sempre più litigiosa e sfilacciata? O sono soltanto capaci di fare proclami ed annunci, salvo poi limitarsi a far finta di constatare i problemi per poi neanche affrontarli? Forse il sindaco Cennami, invece di verificare il lavoro dei suoi assessori, sta meditando sul programma futuro. Ma lo sa che sono trascorsi oltre cento giorni dal suo insediamento e che, mentre altri nuovi sindaci presentano il bilancio delle cose fatte, lui non è stato ancora capace di venire in consiglio comunale per le linee programmatiche?
Apprezziamo e riconosciamo la competenza del professor Michele Fusco, la sua conoscenza della complessa macchina scolastica ed il garbo, la professionalità e la capacità con cui ha guidato il primo circolo didattico di Mondragone. Pur su differenti posizioni politiche, non ha fatto mai mancare il suo contributo di idee alla precedente amministrazione Conte ed ai precedenti assessori, trovando sempre ascolto ed attenzione. Apprezziamo la scelta di prestare la sua opera gratuitamente, dimostrazione di vero spirito di servizio per la Comunità. Speriamo in lui per una svolta di efficienza e di efficacia nella gestione dellassessorato alla Pubblica Istruzione, speriamo in lui perché metta le toppe necessarie alle distrazioni di un assessore che non ha ancora ben capito la delicatezza e limportanza della scuola, cui è stato chiamato ad amministrare. Caro assessore, ai proclami ed alle chiacchiere da bar è ora di cominciare a sostituire i fatti!
Ci chiediamo però: se un assessore ha bisogno di essere affiancato da un tutor (pardon, da un esperto che entri a far parte del suo staff) e la scelta viene così reclamizzata ed addirittura ratificata da una delibera di giunta comunale, quando sia la normativa che gli strumenti regolamentari dellEnte prevedono la possibilità di procedere in tal senso con decreto sindacale, non sarebbe il caso di ritirare la delega alla pubblica istruzione e nominare lesperto direttamente consulente del sindaco o assessore?
Se le scuole lunedì non apriranno, o apriranno con deroga sindacale o, in alternativa, per assunzione di responsabilità dei dirigenti scolastici, lassessore alla pubblica istruzione avrà la dignità di dimettersi? Capirà che ha fallito la prima vera scadenza del suo mandato amministrativo?
Altrimenti non ci resta che sperare nel tutor, pardon, nellesperto che è stato chiamato a far parte del suo staff ...