22 settembre 1975, Sara Jan Moore tenta di uccidere Gerald Ford

di Redazione

Sara Jane MooreAccadde Oggi. Agli inizi dell’anno è uscita dal carcere dopo ben 32 anni di detenzione Sara Jane Moore, oggi 77 anni. La Moore tentò di assassinare il 22 settembre del 1975 l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Gerald Ford. Il fatto accadde a San Francisco.

La donna, da una distanza di circa una dozzina di metri sparò con una pistola un colpo che fu deviato grazie all’intuito di un invalido di guerra, ex marine, Oliver Sipple, il quale si accorse delle intenzioni della Moore e riuscì a spostarle il braccio, facendo andare a vuoto il tentativo di omicidio. Ford era già stato vittima di un tentativo di assassinio solo 17 giorni prima a Sacramento, in California, anche allora a cercare di ucciderlo era stata una donna, Lynette Gromme. La Moore ha espiato un lunghissimo periodo di detenzione e rappresenta una delle pagine scure dell’America moderna. Gli anni ’70 furono gli anni del terrorismo negli States, spinto anche dalla contestazione contro le tante guerre americane, i diritti civili, il femminismo. La Moore era simpatizzante dell’Armata Simbionese di liberazione, un gruppo di rivoluzionari neri che si rese famoso per il sequestro di Patty Hearst, figlia del magnate della stampa Randolph, uomo che era stato immortalato nel film “Quarto Potere” da Orson Wells. Leader della controcultura a San Francisco, la Moore era anche una informatrice della Fbi. La Cia, anni dopo, definì la donna “preda di forze sociali e politiche molto turbolente”. Una spiegazione certamente non chiara, ma pur sempre una spiegazione di un segmento “strano” della storia d’America.

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