1 agosto 1926, nasce l’Associazione Calcio Napoli

di Redazione

Diego Armando MaradonaAccadde Oggi. La storia del Calcio Napoli ufficialmente ha una data, quella del 1 agosto nel 1926, allorquando il Naples e la Fbt Internaples si fondono nell’Associazione Calcio Napoli, presidente ne diventa il giovanissimo industriale Giorgio Ascarelli.

Ma la storia era cominciata nel lontano 1904 allorquando il solito inglese, James Poths, impiegato di una agenzia marittima a Napoli e l’ingegnere Emilio Arata, fondano la Naplel Foot-Ball & Cricket Club. Nel 1906 la società prende la denominazione di Naples Foot-Ball Club e in uno storico incontro con i marinai della Arabik, che solo pochi giorni prima avevano sconfitto i campioni italiani del Genoa, vincono i partyenopei con il risultato finale di 3 a 2 . Nel 1911 ancora una divisione divide la società in US Internazionale Napoli e Naples, le squadre del centro sud non ancora sono ammesse al Campionato Italiano della Figc a Hasse JeppsonOmar Sivoricui accedono solo le società del nord. L’ammissione avviene nel 1912, ma il Naples perde l’occasione , battuta dalla Lazio. La data del 1 agosto del 1926 rivede la fusione delle due anime napoletane del calcio e la guida intelligente di Ascarelli, che mette alla guida della società il tecnico inglese Garbuit e cala in campo Attila Sallustro a cui il padre, di origini nobili, vieta di avere compensi in denaro dal calcio. Nasce lo Stadio Vesuvio, ma le leggi razziali non permettono di intitolarlo ad Ascarelli, morto in giovane età, ma di origini ebree. Nello scudetto della società l’originale cavallino rampante cede il posto al mitico “ciuccio”.

La storia “recente” vede l’arrivo nel 1936 di Achille Lauro, ma anche di grandi della palla tonda, quali Vojak, Jeppson, Pesaola, Luis Vinicio (o’ lione). Il 6 dicembre del 1959 apre i battenti lo Stadio San Paolo e il Napoli batte la Juventus per 2-1. Arrivano Sivori, Altafini, Dino Zoff. Nel 1969 comincia l’era Ferlaino ed ecco i grandi arrivi di Sala, Nielsenm, Hamrin, Sormani, Clerici, Beppe Savoldi (1975), Krol (1980), Diaz, Dirceu, Bertoni, Maradona (forse pagato 13 miliardi, presentato ai napoletani il 5 luglio del 1984), Bruno Giordano, Salvatore Bagni, Claudio Garella, Ciro Ferrara (dal vivaio), Andrea Carnevale, Careca (1988). Arriva anche il Achille Lauro con il suo Napoliprimo scudetto quello della stagione 1986/87, è il periodo d’oro del grande Napoli, a cui seguirà un altro due stagioni dopo, corredato da una Coppa Uefa.

Inizia la fase calante, che vede i partenopei sprofondare in serie B. La squadra passa prima a Giorgio Corbelli e nel 2002/2003 la squadra passa a Salvatore Naldi, ma nell’estate del 2004 arriva il fallimento e la brutta tegola inflitta dalla Figc. Nel 2004 sui resti della società nasce il “Napoli Soccer”. Bisognerà aspettare al 23 maggio del 2006 perché Aurelio De Laurentis acquisti i “resti” della vecchia società e rimetta in piedi la Società Sportiva Calcio Napoli. L’onore è salvo, nonostante tutto, ed oggi si guarda avanti a testa alta.

“…per capire che cos’è la passione per il calcio e per vivere sino in fondo le emozioni che un pubblico può dare, ogni giocatore dovrebbe giocare almeno una volta a Napoli, cin il Napoli…” Omar Sivori

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