Maroni: “Cittadinanza italiana ai bimbi rom”

di Antonio Taglialatela

Roberto MaroniMILANO. Riconoscere la cittadinanza italiana ai bimbi rom nati in Italia e senza genitori. E’ la proposta lanciata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, a Milano, davanti ai rappresentanti della Camera di commercio americana.

Proposta detta da “ragioni umanitarie”. “Dobbiamo tutelarli. – afferma Maroni – Quello che stiamo facendo è una cosa giusta e di equità. Ci sono in questi campi persone che vivono in maniera subumana. Bimbi il cui destino è tragico. Alcuni, lo sapete, vengono utilizzati nel mercato dei trapianti di organi. E invece il primo diritto di un bambino, qualsiasi bambino, è di avere una identità”. Il ministro, parlando della decisione del governo di attuare un censimento dei campi rom, ha chiarito che non si tratta di “impronte digitali ai rom”. “Sui giornali – ha spiegato Maroni – la cosa è stata impropriamente definita ‘impronte digitali ai rom’, in realtà quello che stiamo facendo è un censimento nei campi nomadi. Il censimento non è su base etnica, è solo per vedere e sapere chi c’è in questi campi. C’è piovuta addosso la condanna dell’Europa e sono state dette contro di me e contro di noi cose terribili. Sono stato persino definito uno stupratore da un direttore di giornale. Queste cose, però, le lascio ai miei avvocati”.

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