Federica, incidente diplomatico Italia-Spagna: arrivano scuse catalane

di Antonio Taglialatela

Joan BoadaROMA. “Ha perso una buona occasione per stare zitto”. Forse ha detto bene il ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi dinanzi alle dichiarazioni di Joan Boada, segretario generale del ministero degli Interni spagnolo, in riguardo al comportamento dei media italiani sul caso di Federica Squarise.

Secondo Boada, infatti, i media del nostro Paese avrebbero usato la morte della giovane padovana, uccisa a Lloret de Mar, per “evitare di criticare il signor Berlusconi per la ‘animaladas’ che ha in questo momento con la politica interna dell’Italia”. In più, l’alto funzionario spagnolo ritiene che “i media che gravitano nell’orbita di Berlusconi preferiscono affrontare altri argomenti, come dedicarsi a criticare la polizia catalana, anziché quello che succede in Italia”.

Dure le reazioni del governo italiano. Il primo a replicare è stato proprio Ronchi: “La stampa italiana – ha detto il ministro – non ha bisogno delle lezioni del signor Joan Boada, mentre il governo Berlusconi e il presidente del Consiglio non hanno nessuna ‘animaladas’ ma godono di un consenso crescente grazie alla sua azione riformatrice”.

E stamani il ministero degli Esteri italiano fa sapere in una nota che “le dichiarazioni rilasciate da un alto funzionario dell’Amministrazione catalana configurano un atteggiamento poco amichevole nei confronti dell’Italia e del suo Presidente del Consiglio e costituiscono una indebita e inammissibile interferenza negli affari interni. Tali dichiarazioni, – prosegue la Farnesina – che contrastano con il clima costruttivo riscontrato nei rapporti tra il governo italiano e quello spagnolo, appaiono ancor più sconcertanti se si considera che esse traggono spunto da una dolorosa tragedia famigliare. Pertanto – conclude la nota – ove non intervenga un immediato chiarimento, con le relative scuse pubbliche ufficiali, dovranno essere considerate le iniziative più adeguate per tener conto di tale spiacevole contesto, anche in ragione della crescente presenza italiana in Catalogna e della tutela dei cittadini italiani”.

Scuse che, nel pomeriggio di oggi, sono giunte dal responsabile del ministero degli Interni della Catalogna, Joan Saura, a nome della Generalitat catalana.

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