Movida, Rosato: “No all’uso delle armi”

di Antonio Arduino

Mimmo RosatoAVERSA. “No alla movida violenta ma no anche all’uso delle armi da parte della polizia municipale che spara in aria al fine di sedare una rissa tra i giovani frequentatori di un bar.

E’ una scelta pericolosa, sia perché una pallottola vagante può sempre raggiungere un bersaglio, sia perché l’uso delle armi potrebbe dare spazio a fenomeni di emulazione. Per questo la polizia cittadina va disarmata o quanto meno l’uso delle armi di cui è dotata va rigorosamente regolamentato”.

Questo, in sintesi, il pensiero che il consigliere comunale Mimmo Rosato, candidato sindaco della Sinistra, esprimerà in una interrogazione indirizzata al primo cittadino in cui chiederà spiegazioni sul perchéi vigili urbani abbiano ritenuto indispensabile sparare dei colpi di pistola in aria per sedare una rissa tra giovani. L’episodio è avvenuto sabato sera ma non sarebbe la prima volta che la polizia urbana ritiene di dover fare uso di questo sistema per sedare una rissa. Un metodo che per l’ex candidato sindaco sarebbe più pericoloso del caos creato della stessa movida.

“Quello che dovrebbe essere un simpatico punto d’incontro, qual è un bar e uno spazio aperto come quello esistente all’incrocio tra via Michelangelo e via Salvo D’Acquisto, non può e non deve – dice Rosato – diventare campo di lotta, tra giovani, né – a maggior ragione – tra questi e le forze dell’ordine che sparando in aria possono innescare una miccia pericolosa”. “Il fenomeno del bullismo è noto, come è notocontinua il consigliere – che tra i frequentatori di bar, pub, discoteche c’è anche chi va in giro armato. Così è ipotizzabile che, sotto l’effetto dell’alcol e di eventuali altre droghe, l’esplosione di colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio possa innescare una reazione pericolosa”. Di conseguenza, per Rosato, è necessario che la polizia municipale non faccia uso di armi o, se fosse possibile, non ne portasse affatto. “Per combattere e prevenire gli eccessi della movida è necessario – riprende il consigliere d’opposizione – che la giunta comunale, sindaco in testa, scenda tra cittadini e tocchi con mano i problemi. Magari partecipando ad un consiglio comunale aperto da realizzare possibilmente proprio nell’area di via Modigliani, via Michelangelo, via D’Acquisto che rappresenta, oggi, il cuore della movida aversana”.

Quanto ai rimedi per Rosato la soluzione passa per la pedonalizzazione dell’area, il potenziamento della sorveglianza, attraverso l’installazione di telecamere capaci di sorvegliare i punti focali della movida, e il potenziamento sia nel numero che nella durata del servizio delle forze di polizia urbana “la cui presenza, anche senza armi, spesso è sufficiente da sola – conclude Rosato – a dissuadere i male intenzionati”.

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