Sagliocco: “No al centro emotrasfusionale”

di Raffaele De Biase

Giuseppe SaglioccoAVERSA. Centro emotrasfusionale ad Aversa: c’è il ‘niet’ di Sagliocco.

Sarebbe proprio il consigliere regionale di Forza Italia, neocoordinatore provinciale del partito e presidente della commissione trasparenza in Regione Campania, il vero ostacolo politico alla realizzazione di un centro emotrasfusionale nel distretto di competenza dell’Asl Ce2 guidata da Antonietta Costantini.

Nel corso degli ultimi incontri susseguitisi fra il consigliere regionale forzista e la manager, sia in occasione della venuta di Montemarano presso l’ospedale Moscati, sia nell’ambito delle audizioni della commissione trasparenza, più volte l’azzurro ha ribadito, perentoriamente, nei confronti della direttrice generale l’imperativo di seguire punto per punto quanto previsto dal piano ospedaliero sotto il profilo organizzativo e quanto imposto dal piano di rientro per quanto concerne l’aspetto economico.

La direttrice generale, pur condividendo il principio e l’esigenza di rispettare quanto previsto dai suddetti parametri, ha però fatto presente come potesse risultare possibile (ed aggiungiamo noi opportuna) un’integrazione del piano ospedaliero, previa valutazione del comitato tecnico di valutazione provinciale , ai fini della realizzazione di un centro emotrasfusionale ad Aversa. Ciò a fronte di un bacino di utenza di ben oltre 250mila persone e considerando che, nella pratica dei flussi, molti cittadini di alcuni comuni dell’area più a nord di Napoli si riversano presso le strutture dell’Agro. Pensiamo, inoltre, al numero d’incidenti stradali e sul lavoro che si registrano nelle nostre zone.

A favore della realizzazione del centro deporrebbero pareri autorevoli di diversi tecnici e inoltre l’Asl Ce 2, sul piano della conduzione dello stesso, si poterebbe avvalere di alcune professionalità di assoluto valore, non impiegate, al momento, in maniera adeguata rispetto a quella che è la loro formazione, pur essendo al servizio dell’azienda sanitaria. Tra l’altro, a riguardo, la Costantini potrebbe godere del supporto di un sodalizio benefico che proprio della costituzione e della valorizzazione del centro emotrasfusionale ha fatto uno dei suoi obiettivi, prevedendo anche l’istituzione di borse di studio per specifici specializzandi che andrebbero a svolgere nel costituendo centro il loro tirocinio. Argomentazioni queste che, però, pare non facciano breccia nel coriaceo Sagliocco che, invece, spingerebbe con particolare urgenza per la costituzione, in conformità a quanto già previsto dal piano ospedaliero, di un reparto di Utic emodinamica.

Nell’ottica del consigliere azzurro, quindi, quanto già predisposto all’ospedale s. Anna e s. Sebastiano di Caserta basterebbe a fronteggiare le innumerevoli richieste di trasfusioni. Opinione questa assai discutibile e dietro la quale sarebbe assai sconveniente se si celassero esigenze di conservazione di malsani monopoli ed accordi elettorali di sorta. La speranza è che la Costantini riesca a rimanere impermeabile a tutte le pressioni, sia di centrodestra che di centrosinistra, che si dovessero esercitare nei suoi confronti. E’ ora che la sanità torni ad essere una zona franca rispetto alle schermaglie e alle scalate dei politici nostrani.

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