Rifiuti, 25 arresti per truffa. Indagato anche il Prefetto Pansa

di Angela Oliva

Prefetto Alessandro PansaNAPOLI. “Le società affidatarie del servizio (di smaltimento dei rifiuti), con la complicità di funzionari del commissariato di governo, trasformavano i rifiuti solidi urbani in totale difformità rispetto alle autorizzazioni ambientali, con conseguente illecito smaltimento di rifiuti”.

ecoballeCosì recita la nota firmata dal procuratore capo Giandomenico Lepore nell’ambito dell’inchiesta denominata “Rompiballe” che ha portato alla notifica di 25 ordinanze di custodia cautelare. Secondi gli inquirenti, l’attività di smaltimento dei rifiuti era del tutto fittizia poiché si sospetta che le “ecoballe”, invece di essere trasportate in impianti per il trattamento specifico, sarebbero state triturate e sversate in discariche comuni e, come si legge nella nota, “l’effetto finale di tale contesto illecito, per la sua gravità e diffusione nel tempo e nello spazio, ha dato luogo a gravissimi risvolti sia ambientali che in danno della salute pubblica”. Inoltre nelle ecoballe ci sarebbero anche rifiuti considerati ‘pericolosi’ che, senza alcun tipo di analisi, sarebbero finiti in comuni discariche. Le indagini si sono basate anche su una serie di intercettazioni telefoniche che hanno confermato l’attività di riciclaggio illecito. Per gli arrestati le accuse sono di traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato.

La lista degli indagati è lunga e vanta di nomi molto famosi, almeno nell’ambito dell’emergenza rifiuti, tra tutti spicca il nome del prefetto di Napoli Alessandro Pansa, che ha dichiarato: “Sono convinto che gli sviluppi dell’inchiesta chiariranno la correttezza del mio comportamento, ho fiducia nella magistratura. Nell’avviso di garanzia la Procura mi avverte di essere persona sottoposta a indagini per concorso in falso in atto pubblico, relativamente a un provvedimento da me emesso il 18 dicembre 2007. Ma sono del tutto sereno, e continuerò il mio lavoro di prefetto di Napoli con lo stesso impegno di sempre”. E’ stata raggiunta dall’avviso di garanzia anche la responsabile del settore sanitario della Protezione civile Marta Di Gennaro, l’amministratore delegato della Fibe Massimo Malvagna, l’amministratore delegato Ecolog Roberto Cetera, il direttore tecnico Lorenzo Miracle e Michele Greco, dirigente della Regione Campania. Intanto a Chiaiano sono stati rimossi i presidi agli ingresso della cava e, stamattina, alcuni tecnici hanno fatto un sopralluogo per verificare se il sito è in grado di accogliere la mole di rifiuti ad essa destinata.

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