“La querela di Savoia? Solo spreco di soldi pubblici”

di Redazione

Eugenio Di Santo SANT’ARPINO. Il candidato a sindaco di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”, Eugenio Di Santo venerdì sera concluderà insieme a tutti i candidati consiglieri la campagna elettorale con un comizio in Piazza Umberto I.

Intanto appresa la notizia della querela da parte del suo avversario dichiara: “Ancora una volta, come sempre accaduto, in questi cinque anni, Savoia, non potendo dare risposte politiche a chi con argomentazioni serie ha posto dei quesiti, si rifugia nello strumento della querela. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque, anche perché pure questa volta, come sempre, la magistratura riconoscerà che le nostre recenti prese di posizione altro non sono che argomentazioni politiche, del tutto normali in un dibattito democratico. Come tutti sanno, Savoia fino ad oggi non ha visto accolta nessuna delle querele da lui sporte, ma da ogni procedimento è puntualmente uscito sconfitto. Piuttosto la cosa che rammarica è il fatto che il primo cittadino uscente ha sempre fatto gravare queste sue azioni giudiziarie sulle casse del comune. La facilità con la quale Savoia è ricorso alle querela è stata favorita, indubbiamente, anche dal non averci mai rimesso un euro dalla propria tasca. E così tutti i cittadini di Sant’Arpino sono stati costretti in questi anni a pagare gli avvocati a Savoia. E’inaudito che un amministratore per tutelare la sua onorabilità si difenda a spese del comune. E così mentre i querelati hanno dovuto pagare di tasca propria, per diffamazioni mai fatte e sempre dichiarate inesistenti dalla magistratura, il nostro ineffabile cittadino ha attinto ai soldi della collettività. Al mio avversario, poi, dico con quale faccia tosta parla ancora dei manifesti della Di Santo Global Service quando proprio lui in queste ore ha fatto affiggere degli enormi 6X3 per pubblicizzare le opere pubbliche che l’amministrazione uscente dice di essere sul punto di completare. Anche se si tratta di un grande favore che fa a noi dell’opposizione perché da tali manifesti si capisce che Savoia e i suoi burattini non sono stati capaci di terminare nessuno dei progetti di cui si vantano tanto, ricordo loro come la comunicazione istituzionale sia completamente proibita in campagna elettorale, eccezion fatta per quella effettuata in forma impersonale ed indispensabile per l”efficace assolvimento delle proprie funzioni. Dire che si sta per completare la circumvallzione esterna, o la rete di metanizzazione e così via non mi sembra rientrare nei casi previsti dalla legge. È palese che siamo agli ultimi giorni di Pompei dei nostri competitori, e soprattutto siamo alla fine di un periodo fatto di menzogne e falsità”.

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