Di Santo replica a D”Errico: “Le sue sono risposte inutili”

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT”ARPINO.Non si ferma, e non si sa per quanto ancora andrà avanti, il botta e risposta tra il candidato sindaco dell”opposizione Eugenio Di Santo e l”assessore all”istruzione e alle politiche sociali Giovanni D”Errico.

“L’assessore Giovanni D’Errico continua nella sua inutile dimostrazione di impotenza, le sue risposte rappresentano solo delle “utili” sciocchezze buone per gli allocchi, ma non per le persone intelligenti che conoscono i fatti e non credono più all’assessore del nulla. I servizi scolastici sono da comune di serie C e la mensa è di scarsissima qualità, questo cose le dicono i cittadini utenti che usufruiscono del servizio mensa, che lo definiscono il peggiore mai offerto dal comune di Sant’Arpino, le testimonianze di comodo in particolare di qualche dirigente scolastico “tifoso” lasciano il tempo che trovano; il CODi e le politiche per l’infanzia sono poco trasparenti, altro che esempio da seguire in provincia di Caserta, l’amministrazione Savoia dal mese di settembre 2007 non risponde alle seguenti precise e semplici richieste di informazione e trasparenza sull’attività del CODI:

1)Copia della rendicontazione dettagliata dei contributi elargiti dal Comune di Sant’Arpino nell’anno 2004 – 2005 – 2006;

2) Copia della rendicontazione dettagliata dei contributi elargiti al Comitato da altri soggetti nell’anno 2004 -2005- 2006;

3)Copia del bilancio preventivo e consuntivo riferito agli anni 2004 -2005-2006;

4)Copia degli estratti conti bancari con riferimento agli anni 2004 – 2005 – 2006, e del nominativo che ha titolarità ad esercitare movimenti sullo stesso conto. Cosa c’è sotto questo silenzio? Ma la perla è l’emergenza rifiuti, con volantino pubblico l’amministrazione si è vantata di aver gestito in maniera brillante l’emergenza, ma ha mentito, tacendo alla popolazione di aver deciso lo stoccaggio provvisorio sul campo sportivo. Bugiardi! E’ appena il caso di ricordare, che il sito sul campo sportivo al di là di tutte le considerazioni è pericoloso, perché potenzialmente può inquinare la falda acquifera, altro che le sciocchezze di D’Errico, fare i furbetti nel non far vedere la spazzatura per strada, ed esporre la popolazione a simili rischi è da irresponsabili! Tutti i comuni potrebbero portare i rifiuti sul campo sportivo, l’emergenza rifiuti da pericolo diossina si trasformerebbe in pericolo inquinamento falda acquifera, super irresponsabili! Sul ripetitore Linea 3 inequivocabili sono le dichiarazione del presidente del comitato contro l’inquinamento elettromagnetico Tommaso D’Errico all’indomani dell’installazione dell’antenna: “Come mai l’amministrazione comunale ha deciso di installare sul campo sportivo le antenne di telefonia mobile e non ha sentito il dovere di consultare gli sportivi che abitualmente frequentano il campo sportivo, e soprattutto la popolazione circostante ignara del pericolo che incombe sulle proprie teste?”. Altro che partecipazione, condivisione e rispetto delle leggi, la giunta Savoia si è dimostrata assai arrendevole e poco combattiva con le società di telefonia mobile, e sempre con il vizietto di fare le cose di nascosto e mettere i cittadini di fronte al fatto compiuto; per la questione mercato, D’Errico mente ancora una volta, perché in cinque anni non c’è mai stata nessuna proposta da discutere, non si è voluto affrontare e risolvere il problema, e rispetto al piano triennale delle opere pubbliche, chi se non la giunta in carica e il suo assessore deve proporre al consiglio comunale l’attuazione o la modifica del piano triennale? Dire che non ci sono alternative all’attuale sede del mercato significa non voler trovare alcuna soluzione perchè probabilmente fa comodo, altro che storie! Sul poliambulatorio al di là della dettagliata descrizione il comune di Sant’Arpino è noto che perderà dei servizi, fare il gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini utenti è vergognoso, invece di addentrarsi in dotte ed articolate spiegazioni, perché non dire la verità, perché l’assessore D’Errico noto per la nullità del suo operato è bravo nella vecchia pratica clientelare non impara , anche se tardivamente, che è meglio per un amministratore dire la verità non raccontando come ha fatto in questi comunicati bugie insostenibili”.

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