Guardia giurata uccisa, il Sindacato condanna Prodi e Amato

di Redazione

Il ministro Giuliano AmatoGROSSETO. Durissima reazione contro il governo da parte del sindacato nazionale Guardie Giurate dopo l’ennesima tragedia verificatasi oggi pomeriggio a Grosseto, dove una guardia giurata di 41 anni, della “Secur Pool Vigilantes”, è rimasta uccisa a colpi di Kalashnikov durante l’assalto ad un furgone portavalori.

In una lettera indirizzata al ministro dell’Interno, Giuliano Amato, il segretario nazionale del sindacato, Marco Fusco, condanna l’operato del Viminale e del Governo Prodi, accusandoli di non tutelare la categoria attraverso nuove normative.

“Egregio Signor Ministro, – scrive Fusco – mentre Lei e il suo ‘Governo colabrodo’ continuate a valutare se fare, se dire, come fare e/o come prendere provvedimenti, ecco che i nostri colleghi continuano a morire, vittime di regolamentazioni e leggi lassiste e incapaci di tutelare i lavoratori della Vigilanza Privata. Quanti altri morti ancora dobbiamo piangere ed aggiungere alla ormai lunga lista, prima che si prenda vera coscienza del problema? Quando il suo Governo pensa che sia arrivato il momento di regolamentare e inquadrare diversamente gli Istituti di Vigilanza Privata e le Guardie Particolari Giurate?Signor Ministro, forse Lei non è al corrente, ma nel corso di 10 anni siamo ormai giunti a circa 40 Guardie Giurate decedute in assalti portavalori. Mentre il Governo Italiano è così impegnato a vendere “fumo” per recuperare la credibilità e mentre continuano ad emergere grossissimi problemi in termini di sicurezza su tutto il territorio nazionale, lo Stato Italiano continua solo a fare e a dire chiacchiere non costruendo nulla di veramente importante che possa garantire sicurezza anche alla nostra categoria (regolamentata ancora con leggi risalenti al 1931 T.U.L.P.S.); Bravi e complimenti!!! Io personalmente mi vergogno di essere cittadino italiano vedendo l’assoluto menefreghismo di Voi Signori, che sedete nei cosiddetti Palazzi del Potere, e non alzate un solo dito in favore di questa categoria. Le medaglie al valore – conclude Fusco – ve le potete conservare Voi, che a Noi non servono”. Sul furgone portavalori viaggiavano la guardia deceduta ed un collega.

Secondo le prime ricostruzioni, il portavalori stava transitando lungo una strada secondaria, in località Schiantapetto, zona di campagna più isolata rispetto al centro di Grosseto, quando è stato speronato da una vettura su cui viaggiavanoi rapinatori. Ne è scaturito uno scontro a fuoco dove l’agente di vigilanza è morto e il suo collega è rimasto ferito in maniera lieve. A poca distanzadal luogo della rapina, i carabinieri hanno rinvenuto una jeep in fiamme, probabilmente quella utilizzata per il colpo.

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