Prodi traccia il bilancio di fine anno

di Angela Oliva

Romano ProdiROMA. Oggi si è tenuta la tradizionale conferenza stampa di fine anno a Villa Madama da parte del presidente del Consiglio dei Ministri.

Ilpremier in caricaRomano Prodi parla con ottimismo dell’anno che volge alla conclusione, sottolineando che “L’Italia si è rimessa a camminare ed è uscita dalle emergenze. Chiuderemo l’anno con un deficit attorno al 2%, cifra al di sotto di ogni previsione e che non si verificava dal precedente governo di centrosinistra”. Rimangono la sfiducia e l’incertezza per il futuro, soprattutto nel mondo del lavoro che segnala un baratro per le percentuali di occupazione tra Nord e Sud, anche se, ha ricordato Prodi, il tasso di disoccupazione in Italia è il più basso da 25 anni a questa parte e l”Italia vanta la migliore situazione in Europa”.

Il Presidente del Consiglio espone quelli che saranno gli impegni per il prossimo anno, a cominciare dalla lotta contro l’evasione fiscale, attraverso cui lo Stato ha recuperato 20/21 milioni di euro. Inoltre, nel 2008 ci sarà la riforma degli enti previdenziali, nonché della Pubblica amministrazione con la razionalizzazione e lo snellimento dei procedimenti burocratici. “Nel 2008 il governo interverrà sui tempi dei processi, – ha aggiunto Prodi – un problema antico che non ha un”unica origine. Da anni si sta lavorando per predisporre e sperimentare procedure informatiche per la gestione di tutti i processi. Nella Finanziaria sono state individuate risorse economiche indispensabili per questo corpo. Nel corso del prossimo anno sarà lanciato su tutto il territorio nazionale un progetto di informatizzazione che permetterà a tutti gli atti giudiziari di muoversi per via telematica con un notevole risparmio di tempo”. E ha concluso:“Saranno costruite nuove strutture carcerarie”. Non sono mancati i riferimenti per la cronaca degli ultimi giorni come gli incidenti sul lavoro, che Prodi ha definito una grande emergenza nazionale, evidenziando l’importanza degli strumenti di controllo per fronteggiarla. Prodi ha parlato anche della mafia: “Il governo si è assunto la responsabilità di guardare in faccia queste realtà. Questa battaglia sta producendo un cambiamento di clima, ma non bisogna abbassare la guardia. Lo Stato e il governo staranno vicino ai cittadini e non ci fermeremo finché questo cancro non sarà estirpato”.

Lamberto DiniIn risposta alle accuse rivoltegli da Lamberto Dini, Prodi ha dichiarato: Non capisco il suo atteggiamento siamo stati eletti con un mandato, una coalizione, un compito e questo il governo lo sta perseguendo. Se c”è voto di sfiducia alle elezioni ci si va prima, se non c”è voto di sfiducia alle elezioni non ci si va. – e continua – A gennaio non c”è una verifica, parola di vecchio tipo che non adotto proprio perché c”è un programma con cui ci siamo presentati alle elezioni e, salvo i cambiamenti della realtà, non cambiamo programma. Io andrò alla discussione con i partiti della coalizione partendo dal programma. Dobbiamo prendere sul serio l”impegno preso con l”elettorato. Non lo possiamo cambiare sulla base di sensazioni”. Infine, il leader del centrosinistra ha espresso la volontà di realizzare una legge elettorale capace di tutelare anche le forze politiche minori affinché abbia un’ampia rappresentazione parlamentare.

Silvio BerlusconiNon sono tardate ad arrivare le contro risposte di altri politici, come Silvio Berlusconi, che ha affermato: Dispiace aver ascoltato, da parte dell”attuale Presidente del Consiglio, un bilancio dell”attività del suo governo totalmente privo della coscienza delle gravi difficoltà in cui vive il nostro Paese e al tempo stesso permeato da un malcelato spirito di rivalsa, perfino nei confronti della maggioranza che lo ha fin qui sostenuto. Il momento che attraversiamo imporrebbe, al contrario, un sano realismo e un”attenta considerazione degli interessi generali del Paese, per favorire i quali ciascuno di noi, a prescindere dai ruoli che provvisoriamente ricopriamo, avrebbe il dovere di orientare le proprie scelte personali e politiche”.

Anche Dini si è espresso sulla conferenza: Il presidente Prodi ha fatto un intervento a tutto campo, mostrando grande ottimismo per il suo governo e per l”Italia. Non riconoscendo che il Paese è in declino, che è il fanalino di coda dell”Europa e che è destinato a restarlo. Lui stesso ha cominciato a riconoscere che gli obiettivi indicati dalla Finanziaria non possono essere raggiunti, visto il cambiamento del ciclo economico. Un discorso, quello di Prodi, pieno di ottimismo e di annunci che però, appunto, restano annunci. Il governo aveva promesso, fin dal suo insediamento, di ridurre la pressione fiscale, ma è passato un anno e mezzo e di questa riduzione non c”é traccia. Il premier ha detto che l”appuntamento del 10 gennaio non si tratta di una verifica, che per lui è un termine della vecchia politica. Ha aggiunto che c”é solo il programma con il quale si è presentato alle elezioni, da aggiustare eventualmente a seconda delle situazioni. Prendiamo atto delle sue parole e lo aspettiamo in Parlamento”.

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