Racket dei funerali, cinque arresti a Lusciano

di Redazione

carro funebreLUSCIANO (Caserta). Li avrebbero costretti, prima di un’esequie, a trasferire una bara da un carro funebre all’altro. E’ accaduto a Lusciano, nel casertano.

Prima dell’inizio dei funerali di un’anziana donna, gli addetti di un’impresa funebre sono stati minacciati da un’impresa concorrente e hanno dovuto trasbordare la bara e i fiori sull’altro carro. Cinque le persone che avrebbero compiuto l’atto intimidatorio e che sono state arrestate dai carabinieri di Caserta. Si tratta dei fratelli Francesco e Paolo Conte, titolari della ditta “Conte” e tre loro operai: Aniello Ventre, 40 anni, Arturo Siro, 46, e Giuseppe Iodice, 40, tutti di Lusciano. Dall’attività investigativa è emerso che uno dei soci dell’impresa di onoranze funebri sarebbe imparentato con il boss Lorenzo Ventre, ritenuto capozona a Lusciano del clan dei casalesi-gruppo Bidognetti.

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