Del Franco (Pd): “I cittadini non vengono più ascoltati”

di Redazione

Francesco Del FrancoAVERSA. “Lo spontaneo movimento popolare che in questi giorni ha portato i cittadini aversani a dimostrazioni di rabbia, di sconcerto e di estrema reazione e lotta in propria difesa a Taverna del Re, alla Stazione Ferroviaria di Aversa, al blocco del Consiglio Comunale di Aversa del 27 dicembre, …

…cittadini esasperati ed impauriti dal continuo ed inesorabile annegare tra i rifiuti, ma soprattutto dall’immobilismo di tutti al cospetto di tale calamità, mi porta a delle considerazione più generali nei confronti della politica e dei suoi attori di questi anni”. Lo afferma l’esponente del Pd aversano Francesco Del Franco. “La reazione del sindaco Ciaramella a tale emotivo e struggente grido di aiuto dei cittadini – continua – è stata quasi di fastidio e solo di disturbo alla continuazione del Consiglio Comunale rischiando anche di innescare uno scontro tra le forze dell’ordine ed i cittadini esasperati. Simile a tale atteggiamento è il silenzio assoluto di tanta altra classe dirigente aversana, di destra e di sinistra, che scende in campo solo quando si tratta di poltrone, congressi di partito et similia, e che non abbiamo mai visto e non vedremo mai al fianco dei semplici cittadini che protestano per qualsiasi cosa, men che meno quando si tratta di rifiuti, perché evidentemente la cosa li metterebbe in posizione di scontro verso poteri forti con i quali invece sono collusi. Questo è il risultato della politica i questi anni: uno scollamento totale dei cittadini dalla politica, dai suoi luoghi di partecipazione, di decisione; ormai si fa campagna elettorale compilando solo pro-forma un programma di governo ma non pubblicizzandolo affatto, neanche come slogan o come motto del candidato. L’unico obiettivo è essere eletti procurandosi i consensi in tutti i modi possibili, tranne quello di farsi scegliere perché sono state condivise le idee ed i programmi di governo. Il significato di ciò che sta succedendo ad Aversa è che la voce del cittadino non ha più titolo per farsi ascoltare in quanto tale, anzi è di fastidio per il buon andamento delle tresche e beghe dei politici e dei partiti. L’interesse della città e dei cittadini ormai da tempo non è più al centro dell’attività politico-amministrativa. Di conseguenza non ci si deve meravigliare di certe reazioni dei cittadini e neanche si può pretendere di captare il consenso della gente, elaborare e realizzare le loro idee o iniziative soltanto attraverso una comunicativa pre–elettorale generalizzata sui problemi del paese, senza costruire, anche e soprattutto dopo il voto, un’interazione continua e fattiva di lavoro su specifiche tematiche tra eletti ed elettori sul territorio. E’ proprio la loro partecipazione operativa allargata che li renderà anche consapevoli e quindi più obbiettivi nelle loro scelte di merito e di schieramento. Questo e soltanto questo può fare avvicinare realmente i cittadini alla politica, soprattutto se viene incentivata la partecipazione attraverso dei riconoscimenti per l’apporto ed il contributo che dal cittadino è stato fornito alla risoluzione di quel particolare problema, in quella particolare circoscrizione, municipio, comune o area che sia. Tale necessità è stata totalmente accolta e realizzata dal Partito Democratico che avrà infatti come base di studio e di formulazione della proposta la costituzione di Forum tematici dei quali faranno parte non solo attivisti del partito ma soprattutto persone comuni, cittadini interessati, professionisti, associazionismo e chiunque voglia partecipare anche se non iscritto al partito. Siamo infatti in corso di costituzione del Forum per l’ambiente che si costituirà in associazione sulla scia dell’Associazione Sinistra Ecologista, di cui ad Aversa già è presente un circolo molto attivo, e si chiamerà Ecologisti Democratici o più semplicemente Ecodem, e di cui daremo notizia al più presto della data dell’assemblea costitutiva del circolo aversano Ecodem, per poi continuare il percorso che porterà il 16 febbraio, giorno dell’anniversario di Kyoto, alla costituzione a livello nazionale dell’associazione degli Ecodem. Sarà una forma di aggregazione aperta sul territorio per radunare attorno alla costruzione del Pd le persone e le organizzazioni che credono che le questioni ambientali dovranno essere al centro delle azioni del nuovo partito e che la ‘nuova frontiera’ di un riformismo moderno debba partire proprio dall’impegno in difesa e per la valorizzazione dell’ambiente. Un’altra determinante componente strategica di questa impostazione è la considerazione che i cittadini hanno della politica. La politica deve essere considerata un’attività di eccellenza e come tale per fare politica si devono dimostrare delle doti non comuni non solo nella capacità di gestione della cosa pubblica ma anche nella capacita di salvaguardia e di profusione dell’aspetto etico come fattore discriminante del fare politica, in quanto è proprio l’Etica il fattore discriminante di sviluppo economico. Le istituzioni ed i partiti devono assumere quindi un ruolo di guida nella messa a punto di un codice etico da osservare per accedere all’attività politica, in quanto intrinseco all’attività stessa non soltanto nella fase gestionale ma anche in quella partecipativa e formativa (nelle scuole). Anche in questo caso – conclude Del Franco – sarà proprio il fattore etico che farà da volano per una maggiore e più qualificata partecipazione alla gestione delle scelte sul territorio”.

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