200 vigilantes tentano irruzione alla Camera

di Antonio Taglialatela

Palazzo ChigiROMA. Stamani un gruppo di oltre 200 metronotte dell’istituto di vigilanza dell’Urbe ha tentato di fare irruzione a Montecitorio, sede della Camera. Verso le 10.15, mentre i vigilantes manifestavano nella piazza antistante il palazzo, si è avvertita l’esplosione di un grosso petardo.

Subito dopo, i manifestanti hanno scavalcato le transenne dirigendosi verso l’ingresso principale della Camera. Le forze dell’ordine, con non poche difficoltà, sono riusciti a fermarli. Urla, fischi, insulti contro il governo. Motivo della contestazione, la decisione di staccare l’istituto di vigilanza dall’Associazione Nazionale di Combattenti e Reduci, di cui sono una diretta emanazione, per metterlo sul mercato o trasformarlo in cooperativa. “Così si rischia di perdere il posto di lavoro. – afferma il sindacalista Vincenzo Del VicarioI metronotte percepiscono il 60% del loro stipendio e saranno costretti ad aderire o a srl o a cooperative, perdendo così tutti i diritti acquisiti, compreso quello al lavoro”. I vigilantes sono stati incontrati dai parlamentari Francesco Giro (Forza Italia) e Domenico Gramazio (An), i quali hanno promesso che una loro delegazione sarà ricevuta dalla Camera. La situazione si è così calmata, ma la testione dei lavoratori resta alta. L’Ivu, che svolge i suoi servizi di vigilanza presso numerosi enti pubblici e privati, secondo l’attuale dirigenza dell’Ancr patirebbe un dissesto finanziario di cui ancora oggi non è stata precisata l’entità.

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