Meredith, Rudy Hermann scovato grazie a internet

di Antonio Taglialatela

Rudy Hermann GuedePERUGIA. L’arresto di Rudy Hermann Guede, il “quarto uomo” indagato per l’omicidio di Meredith Kercher, è stato il frutto di una trappola tesagli via internet dagli investigatori.

Arrestato Hermann

Erano e 10 di ieri mattina quando l’ivoriano veniva fermato dall’Interpol in Germania, mentre viaggiava su un treno, diretto da Coblenza a Mainz, nell’area tra le città di Magonza e Wiesbaden. Il 21enne viaggiava senza biglietto, senza soldi né documenti, ed è stata questa la sua sfortuna perché gli agenti tedeschi, giunti per un controllo, hanno subito capito di chi si trattava. A suo carico, infatti, era scattato un mandato di cattura internazionale. Ma ciò ha solo anticipato un arresto che, come dicevamo, sarebbe avvenuto comunque poco dopo grazie a internet

Gli inquirenti, attraverso intercettazioni sul suo cellulare, scoprono che Rudy è in Germania, a Dusseldorf, dal 12 novembre scorso. Riescono a convincere un suo amico di Perugia a rintracciarlo sul “Messenger”. Dopo una giornata intera in cui l’amico, guidato dagli investigatori, lo invita in tutti i modi a rientrare in Italia (“Qui credono che hai partecipato all’omicidio di Meredith…devi tornare per chiarire…se vuoi ti trovo io un avvocato e un lavoro….”), alla fine l’ivoriano (che dice di non essere stato in quella casa la sera del delitto) accetta, annuncia di prendere il treno e di ritornare il giorno dopo. E così fa. Va subito in un’agenzia a ritirare i 50 euro che l’amico perugino gli aveva spedito via internet, si reca alla stazione e prende il treno. La polizia lo attende già a Chiasso, ma viene fermato dalla polizia tedesca dopo essere stato trovato senza biglietto.

Rudy Hermann su YouTube

Arriverà in Italia probabilmente tra un paio di giorni e, nel frattempo, la scientifica sta passando al setaccio la sua abitazione di Perugia. Secondo gli inquirenti, l’impronta macchiata di sangue rinvenuta sul cuscino di Meredith coincide con la sua, così come le feci trovate nel water della casa della studentessa.

Intanto, ieri è stato scarcerato il congolese Patrick Lumumba per il venir meno di esigenze cautelari, mentre restano dentro la studentessa americana e coinquilina di Meredith, Amanda Knox, e il suo ormai ex fidanzato pugliese Raffaele Sollecito. Entrambi si dichiarano innocenti. La scorsa settimana tracce di dna compatibili con quelle di Meredith e di Amanda sono stati rinvenuti su un coltello sequestrato a Sollecito. Potrebbe trattarsi dell’arma con cui è stata tagliata la gola a Meredith, la quale, secondo gli investigatori, avrebbe rifiutato di avere un rapporto sessuale con una o più persone.

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