Berlusconi divide il palco con la Brambilla

di Redazione

Berlusconi e BrambillaQualcosa sembra essere cambiato dopo la convention dei Circoli della Libertà tenutasi sabato pomeriggio a Roma. E’ cambiato innanzitutto lo stile di Silvio Belusconi, il quale, per la prima volta, ha diviso il palco con qualcuno. Lo ha fatto con Michela Vittoria Brambilla, la sua “creatura”, colei che guida il progetto dei Circoli della Libertà.

Ancora una volta il Cavaliere ha scavalcato l’onda delle polemiche interne a Forza Italia, presentandosi ad una manifestazione che, non è scandaloso affermarlo, gli appartiene interamente. I Circoli della Libertà sono il prosieguo dei circoli di Forza Italia.

Chi non ricorda l’ascesa in campo dell’imprenditore Berlusconi dopo la bufera di tangentopoli? Ebbene, in quella occasione lui scese in campo con Forza Italia, un’intuizione che lo portò subito al successo politico. Oggi quel successo si ripete con i Circoli della Libertà e, al posto dell’ex premiere, viene messa una condottiera con le stesse caratteristiche del suo “padre spirituale”. Una grande trascinatrice, che nel giro di pochi mesi ha creato in tutta Italia migliaia di circoli. Seguendo passo passo i suggerimenti dal “maestro”, senza tralasciarne nessun dettaglio. Insieme hanno costruito un incubatore degli scontenti di Forza Italia e di altri partiti del centrodestra.

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Berlusconi già promette posti riservati ai canditati dei Circoli, questo vuol dire che essi, all’indomani della convention, inizieranno a fare politica attiva. Sebbene la Brambilla abbia confermato la volontà di farli restare un movimento, comunque questo movimento entra a far parte da protagonista della vita politica italiana. Quindicimila persone hanno gremito il padiglione della fiera di Roma, un’organizzazione che ha messo a disposizione degli aderenti dei Circoli ogni mezzo per raggiungere la capitale.

I vertici di Forza Italia hanno disertato la manifestazione, lasciando solo il Cavaliere ad osannare “la Rossa”. Invidia? Paura di perdere la leadership all’interno del partito? Oppure hanno timore che la popolarità acquisita dalla Brambilla abbia già determinato chi avrà l’eredità del presidente? Proprio quest’ultimo sembra essere il timore più grande: perdere l’opportunità di divenire l’erede per diritto del Cavaliere alla guida del partito. Il dato rilevante rimane la crescita dei Circoli, l’adesione che viene dalla gente nei confronti di un movimento giovane. Ciò lascia convinto Berlusconi di avere creato una buona alternativa nel contesto politico italiano.

Certamente nella riuscita della manifestazione c’è lo zampino astuto del Cavaliere, che ha messo a disposizione il suo team organizzativo affinché tutto riuscisse alla perfezione. Ancora una volta bisogna registrare un grande entusiasmo intorno a Berlusconi, che ha parlato di politica e dei problemi del Paese, indicando nella primavera prossima la possibilità di andare a votare con questa legge elettorale. Per l’ex presidente del Consiglio, la caduta del governo Prodi è vicina, pertanto inizia a riscaldare l’entusiasmo della piazza con il suo solito carisma.

L’unico neo rimane la legge elettorale, quella legge che ha tolto ai cittadini la possibilità di esprimere, attraverso la preferenza, un giudizio sui candidati. A tal proposito si registrano disappunti un po’ ovunque, compresa l’area del centrodestra: nessuno vuole andare a votare con questa legge elettorale. Ognuno vuole esprimere democraticamente la propria preferenza, e non lasciar decidere ai partiti chi mandare in Parlamento. Il centrodestra deve considerare questo dato come un campanello d’allarme, altrimenti vi è il serio rischio di far aumentare il partito dei non votanti.

Insomma, al voto sì, ma con una legge elettorale che ridia potere ai cittadini con l’unico strumento che hanno: eleggere il candidato che vogliono e non quello imposto.

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