Primarie, boom di votanti: 3600 ad Aversa, 12mila nel collegio

di Redazione

Primarie del PdAVERSA. Partito Democratico: standing ovation. 3.611 i votanti, che ieri, ad Aversa, si sono divisi nelle sei sezioni allestite presso il Palazzetto dello Sport, a partire dalle ore 7 e fino alle 20.

L’affluenza era alta già dalle prime ore di votazione. Sostanzialmente pacato il clima in cui si sono svolte le operazioni, e pochi sono stati i personaggi vicini al centrodestra che hanno espresso la loro preferenza tra i candidati in corsa per l’assemblea nazionale e regionale. Tra questi Pino Cannavale, il figlio dell’ex sindaco Bisceglia nonché nipote dell’attuale vice sindaco Lucio Farinaro, ed un gruppo di fedelissimi dell’assessore al bilancio Pasquale Diomaiuta. Insomma, nessun caso eclatante di “inquinamento del voto”. Notevole anche il risultato raggiunto nell’intero collegio numero 3 (Aversa, Carinaro, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino e Teverola): 12mila voti, che testimoniano quanta voglia intrinseca c’è di ricostruire una sinistra democratica e innovativa.

Peppe StabileMa, in una campagna elettorale dai toni pacati, un mistero è aleggiato. Voci provenienti dall’entourage del consigliere comunale, nonchè ex candidato alle primarie per la carica di sindaco del centrosinistra, Peppe Stabile, parlano da tempo di rotture tra lo stesso ed il delfino Sammi Pezone. Questo giustificherebbe il poco consenso ottenuto alle regionali, in appoggio al candidato Tino Iannuzzi, che l’avvocato ha riportato. Quasi 600 voti per l’intera lista formata da 9 persone: un flop, visto che, di certo, sia Pezone che Stabile avevano promesso di “fare bella figura” (l’hanno fatta, ma in un altro senso). Sembrerebbe che il dissenso sia nato proprio dal momento politico negativo che sta vivendo Peppe Stabile, che da poco è stato abbandonato dai consiglieri comunali eletti nella lista civica Pda, e quindi, non avrebbe più sul territorio la forza tanto ambita. Non è un caso che, nelle occasioni di rilievo degli appuntamenti politici, Pezone si sia fatto vedere da solo, senza la preziosa compagnia del suo maggiore azionista Stabile. Non solo, sembra che ieri, all’esterno dei seggi, il figlio di Stabile abbia confermato ad alcuni amici la loro mancanza di impegno in queste competizioni elettorali. Forse perché il consigliere comunale non gradisce essere vicino alla nuova formazione politica del Partito Democratico? O forse, perché consapevole del momento negativo, si è tagliato fuori prima di conoscere lo scarso risultato elettorale? Una cosa è certa: la magnifica affermazione delle liste al nazionale faranno avvicinare molti al neonato partito, così assisteremo nuovamente al “balletto” sempreverde dei trasformisti aversani, abituati a cambiare casacca e bandiera alla prima vittoria. Del resto, Aversa è famosa per la mozzarella, il vino asprinio e ..il campanaro della Annunziata!

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