Ucciso al Magic World di Licola, terzo omicidio nel napoletano in pochi giorni

di Redazione

Gli inquirenti non escludono la riapertura della faida di ScampiaLICOLA (Napoli). Ennesimo omicidio di camorra a Napoli. Nunzio Cangiano, di 46 anni, è stato ucciso in un agguato, sotto gli occhi di moglie e figli di 14 e 8 anni, questa mattina, intorno alle 11, mentre era in fila per entrare in un parco acquatico della zona, il Magic World di Licola, a pochi chilometri da Napoli.

In quel momento c’erano molte persone in attesa, e varie famiglie con figli. Ad un tratto due killer a bordo di una moto, per nulla intimoriti dalla folla che scalpitava per entrare nel parco, si sono avvicinati a Cangiano e hanno fatto fuoco. A quanto pare, non ci sarebbero contusi o feriti a causa del panico e del parapiglia scatenatosi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri sembra che l’uomo, quando è stato colpito dai sicari, era leggermente lontano dall’ingresso, mentre moglie e figli facevano la fila per acquistare i biglietti. La vittima era nota alle forze dell’ordine per diversi precedenti penali e ritenuta vicino agli scissionisti del clan Di Lauro che si sono messi in proprio per il controllo della vendita delle sostanze stupefacenti nell’area a nord di Napoli. Gli inquirenti non scartano nessuna pista, nemmeno quella della riapertura della faida di Scampia che ha insanguinato il napoletano. Si sta cercando di capire anche se l’omicidio di stamani sia in qualche modo collegato con gli altri due avvenuti nei giorni scorsi. Nella notte tra il 7 e l’8 agosto, a Mugnano, cittadina alla periferia di Napoli, è stato ucciso Giuseppe D’Alterio, 57 anni. Era a bordo della sua auto, quando è stato investito da una raffica di proiettili, alcuni dei quali lo hanno raggiunto alla testa. Il fatto è accaduto intorno all’1.30. D’Alterio stava percorrendo via Pietro Nenni, strada che porta alla rotonda di Mugnano quando è stato avvicinato da alcuni uomini armati. La vittima contava un precedente risalente ad alcuni anni fa. Poche ore dopo, durante la mattinata dell’8 agosto, stessa sorte è toccata ad Antonio Scarpato, 61 anni, ucciso nel quartiere Poggioreale di Napoli a colpi di arma da fuoco mentre si trovava a bordo della sua auto. L’uomo, che aveva piccoli precedenti, faceva parte della ditta Scarpato che si occupa della custodia di auto e moto sequestrate.

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